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sabato 2 aprile 2016

SICUREZZA STRADALE: ADOC DIFFIDA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI




Si susseguono gli annunci dell’amministrazione comunale di Brindisi in merito ad interventi nel campo del miglioramento della sicurezza stradale. Nello specifico le attività pubblicizzate riguardano il rifacimento della segnaletica orizzontale e più precisamente degli attraversamenti pedonali. Opere necessarie per rendere la città più sicura in risposta alle esigenze dei cittadini ma soprattutto in linea con la legislazione vigente in materia. Purtroppo, quanto annunciato rischia di rappresentare uno “strumento di distrazione di massa” considerato che da una ricognizione effettuata nei quartieri alle poche decine di attraversamenti pedonali rimessi a nuovo fanno da contraltare centinaia resi oramai invisibili dall’usura del tempo e quel che è più grave risultano essere non a norma.
Questa volta ad “elevare multa” ci pensano i cittadini che chiedono altresì a gran voce che si ponga immediato rimedio alla situazione di illegalità e pericolosa inadeguatezza delle infrastrutture viarie comunali.
Interventi che dovrebbero essere realizzati per legge con dotazione finanziaria derivante dai proventi delle infrazioni stradali e dalla tassazione comunale.  
Ai problemi legati alla mobilità si sommano, quindi, quelli derivanti dall’inadeguatezza dei dispositivi di sicurezza come nel caso degli attraversamenti pedonali anche in zone alta densità demografica e commerciale ed a elevato traffico veicolare.
Dai sopralluoghi effettuati dai volontari dell’ADOC di Brindisi, nell’ambito della campagna nazionale per la sicurezza stradale denominata “#La Vita Non Ha Prezzo”, numerosi sono risultati essere gli incroci totalmente “non a norma” in base a quanto disposto dal Codice della Strada, ed in particolare dall'art. 145, co. 3, del Regolamento di Attuazione. Questa norma, sistematicamente ignorata, prescrive che, in caso di incroci urbani con “Stop” o “dare precedenza”, l'attraversamento pedonale debba essere posizionato a non meno di 5 metri dall’incrocio.
Previsti, inoltre, dispositivi di incanalamento dei pedoni verso gli attraversamenti pedonali e zone di rispetto delimitate da apposita segnaletica orizzontale al fine di rendere più visibili i pedoni agli automobilisti in transito. I numeri sui pedoni vittime di incidenti stradali in particolare nelle zone urbane sono allarmanti. Nel 2013 secondo dati forniti da Aci e Istat  si sono registrati 21.324 feriti e 549 morti collocando il nostro Paese tra gli ultimi posti in Europa. Ritornando alla nostra realtà  ci chiediamo se  a Palazzo di città in questi anni   qualcuno si sia mai posto il problema invece di ignorare una norma di legge posta a presidio della sicurezza dei pedoni. Per quanto sopra, l’Adoc di Brindisi ha fatto pervenire un atto di diffida, di cui si allega copia, ai sensi dell’art.3 del decreto Legislativo n.198/2009 all’amministrazione comunale di Brindisi per violazione dell’art. 145 del regolamento di esecuzione del C.d.S. D.P.R. n. 495/92 in cui si chiede un immediato intervento al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza.




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