Ormai
è sotto gli occhi di tutti l’emergenza rifiuti in atto nella città di Brindisi
con buona pace di quanti in questi mesi hanno sottaciuto, sottovalutato e molto
probabilmente anche agevolato, grazie all’approssimazione con cui è stato
trattato l’argomento, l’aggravamento della situazione. Un crescendo
emergenziale, almeno stante la situazione rilevata in questi giorni sino alla
mattinata odierna, presso le civili abitazioni, a ridosso di scuole e strutture
sanitarie. Quel che più preoccupa è il silenzio dell’amministrazione comunale e
l’assenza di interventi di messa in sicurezza della città sotto il profilo
igienico sanitario. Unica nota pervenuta quella della società Ecologica
Pugliese che, in uno scaricabarile non degno di nota, ci tiene a precisare che
l’emergenza non è addebitabile ad un cattivo funzionamento del servizio
chiamando, quindi, in causa il Comune di Brindisi per una pronta risoluzione
delle problematiche in atto. Per mesi abbiamo denunciato la sudditanza, troppo
spesso confusa con il concetto di solidarietà, rispetto al conferimento dei
rifiuti rivenienti dalla provincia di Bari. Più volte ci siamo chiesti se a
parti invertite la stessa disponibilità sarebbe stata avanzata da altri territori
della Regione e se il perdurare di tale situazione avrebbe comportato un
impatto ambientale sul territorio. Il riscontro ai nostri interrogativi li
stiamo avendo in questi giorni con una città ridotta allo stremo e resa
impresentabile per l’indisponibilità di una discarica per le vicende ormai
note. Chiediamo con forza quali siano nell’immediato gli atti che l’amministrazione
comunale intende adottare.
Nello
specifico ci si chiede:
- quali
siano le azioni atte a superare l’emergenza;
-
quali le tutele per i residenti delle contrade in cui sono stati riscontrati
valori di inquinanti anomali nelle acque di falda;
- quali
le attività di controllo volte al contrasto al conferimento indiscriminato in
strada dei rifiuti;
- quali
le attività programmate per disinfestare i luoghi di stoccaggio dei rifiuti;
-
quali le azioni preventive al fine di limitare attività/manifestazioni che
presuppongono produzione di rifiuti dovesse perdurare tale situazione.
L’ADOC
si dichiara, interpretando il sentimento comune a migliaia di cittadini, fortemente
preoccupata per le conseguenze che l’emergenza può avere sulla vivibilità della
città anche in considerazione di appuntamenti che ne vedranno mettere a dura
prova i livelli di accoglienza con
ripercussioni che non osiamo immaginare.
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