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sabato 11 maggio 2013

AQP: CONTINUANO LE RICHIESTE INDECENTI A MIGLIAIA DI UTENTI.....


                                              

“Pretendere soldi arretrati dagli utenti che non hanno colpe specifiche sui calcoli sbagliati, e per giunta di questi tempi, è un colpo basso che l’Acquedotto Pugliese non può e non deve assestare. E’ perciò il caso che si sappia che l’Adoc farà tutto quanto è nelle sue possibilità per tutelare i cittadini colpiti dalla richiesta, chiamando in causa le istituzioni”.
Non usa giri di parole il presidente dell’Adoc Puglia, Pino Salamon, nel commentare la notizia secondo la quale l’Aqp sta inviando in questi giorni lettere con cui chiede gli arretrati relativi agli ultimi cinque anni, rischiando di mettere ulteriormente in ginocchio le famiglie.
“E’ piuttosto singolare che l’Aqp ammetta che ci sia stato un malfunzionamento nell’1-2% dei contatori sostituiti – dice Salamon – ma invece di assumersi la responsabilità di questo malfunzionamento, chieda ad ignari cittadini di far fronte ai disservizi, come se questi fossero in qualche modo colpevoli del malfunzionamento in questione. Se Aqp ci ha messo tanto a fare i calcoli, non può venirsene oggi (in piena crisi economica e recessiva) a pretendere soldi. Una cosa è che questi episodi siano sporadici, come avvenuto finora; un’altra che colpiscano in blocco seimila utenti, destinati nel tempo certamente ad aumentare. E del resto, a chi spettava controllare in questi anni se i contatori funzionavano correttamente? Agli utenti no di certo …”.
Insomma, l’Aqp si troverà di fronte un muro: “Staremo al fianco di chiunque voglia assistenza – conclude il presidente dell’Adoc, l’associazione dei consumatori pugliesi – perché questo è un autentico colpo basso che di questi tempi non può essere assestato a nessuno”.

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