Trascorsa la stagione estiva rischiano di essere
archiviate, come ogni anno, le problematiche relative alla zona costiera di
Brindisi e con esse le legittime aspettative di migliaia di residenti
stagionali e non. Dopo l’acquisizione, a quanto pare, dell’ex S.P.41 da parte
del Comune di Brindisi di progetti esecutivi per la messa in sicurezza e per il
ripristino dell’illuminazione non è dato saperne più nulla rendendo di fatto
l’importante arteria stradale una delle più pericolose del territorio. Quanto
sopra, nonostante le continue denunce e sollecitazioni inoltrate ai competenti
uffici comunali ed un impegno di spesa annunciato e mai utilizzato in quanto
subordinato all’acquisizione del bene. Una condizione che alla luce di quanto
sta avvenendo si sta rivelando un pretesto. Illuminazione, quindi, ma anche
segnaletica carente e fondo stradale sconnesso sono le criticità da affrontare
per non parlare dello stato in cui versano le aree di Contrada Bettlemme,
Giancola ed Apani in cui regna il degrado e l’abbandono nonostante i residenti
paghino le tasse per servizi inesistenti o carenti. L’ADOC auspica la
progettazione di interventi atti a garantire sicurezza e vivibilità in una
delle zone del capoluogo da valorizzare maggiormente in considerazione degli
investimenti realizzati nel settore turistico balneare e nel recupero del
patrimonio immobiliare effettuati dai privati. Attività che se supportate da
atti concreti dell’amministrazione comunale possono rappresentare
un’opportunità per lo sviluppo e la diversificazione dell’economia del
territorio.
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