COMUNICATO STAMPA
Sembra segnare il passo il servizio di raccolta
differenziata nel Comune di Brindisi. Quanto sopra, nonostante l’ottimismo
iniziale ed il risalto dato, anche dalla scrivente, alle attività messe in
campo. Consenso riscosso in parte per la qualità del servizio reso ma anche e
soprattutto per il confronto con le pessime gestioni precedenti. Purtroppo una
svolta smaltita la sbornia mediatica gli interventi ed i servizi erogati
iniziano a fare i conti con le problematiche divenute strutturali in quanto
affrontate male o trascurate per troppo tempo. Eppure non siamo all’anno zero!
A Palazzo di Città è ben nota la situazione essendo stati allertati sia gli
uffici tecnici che la gestione commissariale sul percorso da intraprendere per
un’ottimizzazione dei risultati ed un maggiore coinvolgimento dei
cittadini/utenti. Purtroppo, se da una parte possiamo dichiararci soddisfatti
per alcune soluzioni adottate, frutto anche del confronto con la scrivente,
dall’altra dobbiamo prendere atto del disinteresse verso alcune proposte che se
attuate potrebbero senza ombra di dubbio migliorare ulteriormente i risultati
sinora non esaltanti rispetto alle aspettative. I dati parlano chiaro. Il
29,01% di raccolta differenziata registrato nel mese di Settembre segna un
10,37 punti percentuali in meno rispetto agli obiettivi. Allarmanti risultano i
dati relativi alla raccolta dell’organico così come di alcune tipologie di
rifiuti che necessiterebbero di maggiore attenzione per il loro impatto
sull’ambiente come nel caso degli oli vegetali solo 750 Kg nel mese di
Settembre. Sul fronte dei servizi resi critica è risultata la procedura di
distribuzione dei Kit ai cittadini costretti a lunghe file presso i centri di
consegna così come importanti ma non esaustivi risultano l’attivazione dei
centri di raccolta presso la BMS e la sede della Zona Industriale. Siamo per
una presenza più capillare sul territorio per questo ribadiamo la necessità di
attivare “isole ecologiche presidiate” nei quartieri e nelle zone più a rischio
conferimento. E’ una questione di volontà e capacità organizzativa l’aspetto
economico è stato, a nostro modo di vedere, ampiamente superato. Il riferimento
è alle sanzioni comminate all’azienda che nel mese di settembre ammontano a
147.079,35 € soldi che potrebbero essere reinvestiti per implementare alcuni
servizi come le raccolte nei quartieri. Sul fronte dei costi del servizio
ribadiamo la necessità di rimodulare il regolamento TARI che nell’ultima
approvazione ha penalizzato notevolmente le famiglie, con rincari del 60%, a
vantaggio di alcune tipologie di attività commerciali che hanno potuto
beneficiare, invece, di riduzioni di eguale entità. Rimaniamo, inoltre in
attesa di sapere la destinazione di oltre un milione mezzo di sanzioni comminate al precedente
gestore, Ecologica Pugliese. Somme versate dagli utenti per servizi non resi
che dovrebbero ritornare nelle tasche dei cittadini/contribuenti. Sembra di
ripercorrere passate gestioni con il rischio, se non verranno affrontati alcuni
nodi strutturali, di ricadere negli errori e nei problemi del passato. L’ADOC
ritiene importante l’istituzione di un Osservatorio comunale per traguardare
“Rifiuti Zero” con il compito di monitorare i dati della raccolta, la qualità
del servizio ma soprattutto di suggerire proposte in una logica di partecipazione
che consenta il miglioramento continuo con
benefici per l’ambiente, l’economia e l’occupazione del territorio.
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