In queste settimane sono apparsi sia a Lecce
sia a Brindisi manifesti giganti, di misura 4x3 metri, ritraenti in primissimo piano il deretano di
una donna per pubblicizzare una ditta di arredamenti. A Lecce l'affissione è
visibile sulle plance affidate alle società private di pubblicità e non su
quelle destinate alle pubbliche affissioni gestite dalla Dogre.
Il
problema non è nuovo: purtroppo il sessismo e la pubblicità hanno spesso
incrociato le loro strade, contribuendo non poco al degrado culturale delle
nostre città e del nostro Paese.
Ma
se le aziende non sono ancora convinte che a ciò vada detto basta, lo sono i
consumatori, e non solo quelli che hanno contattato Adoc di Brindisi e Lecce
per segnalare i manifesti, ma tutti i cittadini che credono nel rispetto
dell'identità di genere, nella parità e cercano di contrastare una visione
degradante del corpo della donna, solo funzionalizzato ad aumentare i profitti
delle aziende.
Adoc
ha segnato la circostanza al Sindaco di Lecce e di Brindisi e chiede alla ditta
ritirare spontaneamente la pubblicità in questione. Le Amministrazioni di
Brindisi e Lecce si adoperino per nel farsi parte diligente per la redazione di
un codice di autoregolamentazione in tema di pubblicità, come è già avvenuto in
altre città tra cui Roma, Milano.
Rimaniamo
in attesa di un fattivo intervento nel senso richiesto. Brindisi e Lecce,
che peraltro è “Capitale Italiana della
Cultura 2015” non rimangano a guardare, ma dicano basta al sessismo come
strumento di comunicazione.
Gli uffici dell'ADOC di Brindisi
sono in Corso Umberto I, 85 tel. 0831523572
e mail brindisi@adocpuglia.it www.adocbrindisi.it
sono aperti dal Lunedì al Venerdì dalle ore 17,30 alle 19,00.
Brindisi li, 04.09.2015
Giuseppe
Zippo
Pres.te
prov.le Adoc Brindisi
Avv.
Alessandro Presicce
Pres.te
prov.le Adoc Lecce
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