Anche per questo anno ci apprestiamo a vivere l’ultimo
scampolo di stagione balneare all’insegna dei disservizi e dei disagi frutto anche
della sistematica noncuranza della pubblica amministrazione verso i bisogni e
le difficoltà dei cittadini. Quanto sopra nonostante la costante opera di
sensibilizzazione e di denuncia condotta da più parti e l’accadimento di
eventi, anche tragici, che dovrebbero indurre ad una maggiore attenzione e responsabilità.
Purtroppo non è così. Alle ataviche vicende legate all’interdizione di ampi
tratti di litorale a cui non si riesce a dare soluzione,se non a parole, si
sommano quelle relative alla mancata manutenzione degli arenili, all’assenza di
parcheggi, di servizi, specie per le fasce più deboli della popolazione, alla
carenza di sicurezza per i bagnanti, sia sotto il profilo della tutela della
salute che dell’ordine pubblico. Insomma la costa nord è ormai “zona franca” ed
inizia ad esserlo anche dalla presenza dei cittadini ormai stanchi di far
fronte ad indecisioni circa l’esercizio delle attività balneari, di essere
maltrattati e sanzionati, costretti a trascorrere ore dedicate al relax tra i
rifiuti e con la preoccupazione di aver trovato uno spazio dove parcheggiare
senza dover fare i conti con atti delinquenziali o con i “foglietti rosa” della
Polizia Municipale. In questo quadro desolante a recitare un ruolo determinate
le pubbliche amministrazioni. Condanniamo fermamente la condotta dell’amministrazione comunale di
Brindisi in ordine alla mancata applicazione dell’ordinanza balneare regionale.
Dopo il risalto mediatico dato al progetto, presentato dalla Protezione Civile
di Brindisi, su richiesta del primo cittadino, atto a garantire i servizi previsti
dalla suddetta ordinanza in primis quello di salvamento e le passatoie per i
disabili, il nulla. Ancora una volta i diritti dei cittadini vengono calpestati
e chi ha funzioni di controllo come la Capitaneria di Porto latita. Riteniamo
altresì inaccettabile la disattenzione della ASL di Brindisi e della Provincia
di Brindisi , ognuna per le proprie competenze, verso la costa nord del
capoluogo esponendo i cittadini a gravi rischi vista l’assenza di un Pronto Soccorso
estivo e del mancato funzionamento dell’impianto di pubblica illuminazione
lungo la S.P.41. L’ADOC di Brindisi
ritiene che quanto i cittadini stiano subendo sia il segno tangibile
dell’ incapacità della classe politica brindisina di far valere gli interessi
della collettività amministrata. Non siamo disposti a tacere dinanzi ad
omissioni ed abusi ed è per queste motivazioni che proseguiremo con maggiore
determinatezza affinché siano garantiti
i diritti dei cittadini.
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