BENVENUTI!!!

Benvenuti, oggi iniziamo una nuova esperienza che ci vedrà impegnati al vostro fianco nelle piccole e/o grandi problematiche quotidiane...

giovedì 18 giugno 2015

STAGIONE BALNEARE 2015: I BRINDISINI RISCHIANO DI VEDERLA CON IL BINOCOLO!!!

                                                      Risultati immagini per SPIAGGE CON BINOCOLO


La notizia relativa alla mancata autorizzazione per l’apertura dei ben 19 lidi balneari situati sulla costa nord di Brindisi non può che suscitare alcune considerazioni in ordine alle ripercussioni che tale provvedimento avrà non solo sugli operatori del settore ma anche sui cittadini. Numerosi sono, infatti, coloro i quali hanno già provveduto a programmare le proprie vacanze in una delle strutture incluse nella “Black list” con evidenti problemi in ordine al recupero delle somme eventualmente    corrisposte, a titolo di anticipo, ma soprattutto circa la scelta di un luogo alternativo dove trascorrere l’estate, vista anche la carenza di lidi privati e spiagge libere con annessi servizi. Il rispetto delle leggi, specie quando si tratta di tutelare ambiente e sicurezza, è un obbligo imprescindibile per questo sentiamo il dovere di sostenere l’azione intrapresa dall’amministrazione comunale di Brindisi. Andiamo oltre, però, chiedendo che la stessa determinazione l’amministrazione comunale la manifesti al proprio interno in ordine a quanto di propria competenza. Quanto sopra lo si traguarda dando l’esempio, rispettando quanto previsto da leggi, regolamenti ed ordinanze perché non è pensabile che si richiami all’ordine i privati mentre la parte pubblica possa contravvenire a precisi obblighi scaricando oneri e disservizi sui cittadini. Allora ci chiediamo se anche questo anno il Comune di Brindisi intende disattendere l’ordinanza balneare emessa dalla Regione Puglia, con la complicità degli organi di controllo, più volte richiamati alle proprie funzioni e mai esercitate in pieno. Nello specifico, stabilita la durata della stagione balneare dal 1 Maggio al 30 Settembre con obbligo di apertura e fornitura dei servizi dal primo sabato di Giugno alla prima domenica di Settembre ad oggi nelle residue, cosiddette, spiagge libere del capoluogo non vi è traccia del benché minimo servizio, obbligatorio, offerto dall’amministrazione. Partiamo dal servizio di salvamento che può essere fornito direttamente o in accordo con altri soggetti. In alternativa l’Art. 1 Comma 8 cita Nelle spiagge libere destinate alla balneazione, qualora i Comuni non provvedano a garantire il servizio di salvamento, gli stessi devono predisporre adeguata segnaletica, da posizionare sulle relative spiagge in luoghi ben visibili, redatta anche in lingua inglese, francese e tedesca, con la seguente dicitura: “ATTENZIONE – BALNEAZIONE NON SICURA PER MANCANZA DI SERVIZIO DI SALVATAGGIO”. Stessa cosa, dicasi, per l’installazione di servizi igienici, la pulizia accurata delle spiagge ed il posizionamento dei cestini raccolta rifiuti. Altro aspetto, grave, non vi è la benché minima attenzione verso le fasce deboli della popolazione come anziani e diversamente abili per i quali è prevista l’installazione di pedane per il raggiungimento della battigia. ( Art. 9. I Comuni costieri hanno l’obbligo, compatibilmente con le esigenze di tutela ambientale: REGIONE PUGLIA Ordinanza Balneare 4 a) di assicurare sulle spiagge libere l’igiene, la pulizia, la raccolta dei rifiuti; b) di rendere perfettamente fruibili, anche ai soggetti diversamente abili, gli accessi pubblici al mare esistenti, garantendo la costante pulizia per la loro regolare percorribilità; c) di predisporre, ai fini della concreta fruibilità delle spiagge libere e del mare territoriale anche da parte dei soggetti diversamente abili, idonei percorsi perpendicolari alla battigia e fino al raggiungimento della stessa, con apposite pedane amovibili; d) di consentire il libero accesso all’arenile ad intervalli non superiori a 150 m., qualora vi siano opere di urbanizzazione a delimitazione del demanio marittimo; lo stesso obbligo grava su ogni altro Ente titolare di infrastrutture che ostacolano il libero accesso all’arenile; in tale seconda ipotesi i Comuni dovranno promuovere l’attività amministrativa finalizzata alla realizzazione degli accessi. e) di istallare sufficienti ed idonei servizi igienici e di primo soccorso. 11. Sono consentite forme di collaborazione tra concessionari (singoli o in forma associata) e comuni sia per la pulizia delle spiagge sia per l’attività di salvamento. Sempre sul fronte della fruibilità della costa, in sicurezza, denunciamo l’incompatibilità del cantiere avviato sull’area ex Lido Poste con le esigenze dei bagnanti. Attività che, fermo restando la nostra idea circa l’opportunità di mantenere l’area pubblica, andavano posticipate al termine della stagione estiva per evitare disagi ai bagnati ed in ottemperanza dell’ Art. 3 PRESCRIZIONI SULL’USO DEL DEMANIO MARITTIMO 1. Sulle aree demaniali marittime della costa pugliese è ASSOLUTAMENTE VIETATO: y) effettuare lavori di straordinaria manutenzione e/o interventi soggetti a titolo abilitativi di natura edilizia che interessino opere di difficile rimozione, salvo che l’intervento stesso non sia finalizzato alla sostituzione di queste ultime con opere di facile rimozione; durante il periodo di apertura obbligatorio i Comuni possono autorizzare i soli lavori necessari al ripristino del corretto funzionamento degli impianti e delle strutture danneggiati a seguito di eventi eccezionali e/o non prevedibili. Per concludere l’ADOC di Brindisi auspica che giungano delle risposte da parte dell’amministrazione comunale ma soprattutto atti concreti perché la funzione di controllore e controllato non può prevaricare gli interessi della collettività.

Nessun commento:

Posta un commento