21.324 feriti, 549 morti nel 2013, i numeri sui pedoni vittime di incidenti stradali, in particolare nelle zone urbane

21.324 feriti, 549 morti. Questi i numeri dei pedoni vittime di incidenti nel 2013, secondo le ultime statistiche di Aci e Istat. Numeri che pongono l’Italia come all’ultimo posto in merito alla sicurezza stradale in Europa, in particolare sulle strade urbane. Tanto che il 59,6% dei pedoni morti e l’87,1% dei feriti ha avuto l’incidente proprio su strade cittadine. Per questo l’Adoc intende sensibilizzare sia le Istituzioni, in particolare gli Enti locali, che i privati cittadini sulla necessità di investire sulla sicurezza stradale, attraverso la campagna, al via oggi, sul sito dell’Associazione e sui principali social network, “#La Vita Non Ha Prezzo”.
“E’ ancora troppo elevato il numero delle vittime della strada, con 56 incidenti mortali per milione di abitanti l’Italia è nelle ultime posizioni in Europa, dove la media è di 51 incidenti ogni milione – dichiara Lamberto Santini, Presidente dell’Adoc – la sicurezza stradale è ancora oggi un grave problema, non è accettabile che in Germania il numero di incidenti sia inferiore del 40% rispetto all’Italia o che in Francia le vittime siano il 10% di meno. Con la campagna “La Vita Non Ha prezzo” vogliamo evidenziare questa grave situazione, in modo da spronare Governo e Enti Locali a intervenire per assicurare ai cittadini la massima sicurezza sulla strada, allineandoci quantomeno agli standard europei. Riteniamo innanzitutto che il nuovo Codice della strada debba focalizzarsi sulla tutela dei pedoni, in particolare nelle zone urbane. In questo senso occorre:
  • Limitare la velocità di circolazione a 30 km/h nei centri urbani, che abbasserebbe il tasso di mortalità al 30% dal 70%. Sarebbe una soluzione auspicabile, considerando che circa il 15% di tutte le vittime della strada sono pedoni, che insieme ai ciclisti sono gli utenti più vulnerabili;
  • Predisporre una maggiore e migliore illuminazione sulle strade urbane e extraurbane, in particolare presso gli incroci;
  • Migliorare la visibilità e la segnaletica delle strisce pedonali;
  • Prevedere controlli più stringenti e continui sui pullman, troppo spesso causa di incidenti fatali;
  • Arrestare il fenomeno delle auto “fantasma”, oltre quattro milioni di veicoli che circolano senza RCA, e delle auto con targa straniera, spesso di grossa cilindrata, che restano praticamente impunite in caso di incidenti;
  • Estendere soluzioni tecnologicamente innovative come il Targa System sperimentato a Ciampino, un sistema in grado di leggere la targa degli automobilisti e di verificare se il veicolo circola senza assicurazione o con la revisione scaduta;
  • Introdurre il reato di omicidio stradale e, soprattutto, al ritiro delle patente a vita;
  • Sanare definitivamente i tratti di strada con manto disconnesso o con buche
Ma soprattutto è fondamentale infondere negli automobilisti, soprattutto più giovani e neopatentati, la consapevolezza delle loro azioni, delle regole, dei diritti e doveri, invitandoli a guidare con prudenza e coscienza. Spesso gli incidenti sono causati da distrazione, disattenzione e eccessiva velocità alla guida.”
La campagna è attiva sul sito www.adocnazionale.it su www.adocbrindisi.it e sulle pagine Facebook e Twitter dell’Associazione.