BENVENUTI!!!

Benvenuti, oggi iniziamo una nuova esperienza che ci vedrà impegnati al vostro fianco nelle piccole e/o grandi problematiche quotidiane...

giovedì 30 aprile 2015

LIDO POSTE: ADOC RISPONDE ALLE CRITICHE DEL SINDACO CONSALES

Rimaniamo allibiti dalla reazione del Sindaco di Brindisi in risposta ad un nostro legittimo interrogativo circa la destinazione di un’importante tratto di litorale utilizzato per anni dai cittadini nel periodo estivo “grazie” all’incuria e al disimpegno del Cral Poste. Non è  la prima volta che la scrivente, anziché ricevere delucidazioni ed assicurazioni circa argomenti di grande interesse sociale ed economico per la cittadinanza, deve subire gli attacchi di chi è tenuto a dare, invece, risposte nell’ottica della trasparenza. Di trasparenza notiamo ben poco piuttosto siamo alle prese con una gestione “invisibile” agli occhi dei cittadini quando si tratta di tutelare gli interessi collettivi e di forte impatto quando si adottano provvedimenti “impopolari”. Nello specifico teniamo a sottolineare il nostro interessamento alla vicenda “Lido Poste” in virtù dell’impossibilità per migliaia di cittadini di poter disporre di tratti di litorale liberi per ragioni che vanno dal pericolo di crollo della falesia, alla presenza di strutture private, sino a giungere al divieto di balneazione. Sulla base di quanto sopra elencato riteniamo giustificate le preoccupazioni dei cittadini di cui puntualmente ci facciamo carico, non possiamo dire la stessa cosa della pubblica amministrazione. Non è certo colpa nostra se la puntualità nel denunciare i problemi coincide con la sistematica inefficienza di Palazzo di Città. Annoverare tra le spiagge libere “Cala Materdomini” di cui non abbiamo ancora traccia del benchè minimo intervento di recupero, se non qualche progetto sulla carta, ci pare anacronistico rispetto ai bisogni dei cittadini. Stessa cosa dicasi per l’area di “Punta del Serrone”, recuperata sotto il profilo ambientale ma di per sé interdetta “naturalmente” per le caratteristiche morfologiche del luogo. Non chiediamo all’amministrazione di farsi carico di “ 30 anni di disinteressamento….” ma quantomeno della gestione temporale di propria pertinenza nella quale abbiamo registrato numerose disattenzioni partendo, ad esempio per rimanere in tema,  dalla mancata applicazione delle ordinanze balneari, nonostante i puntuali richiami effettuati ogni anno dall’ADOC, che avrebbero fornito, se applicate, negli anni importanti servizi ai cittadini.   I nostri quesiti restano!!! Non sarà certo l’ennesima rabbiosa reazione del “Primo Cittadino” a dirimere dubbi, non sulla legittimità degli atti ma, sulle scelte compiute che erano e restano non condivisibili per le ripercussioni negative sulla parte meno abbiente della cittadinanza.       

Nessun commento:

Posta un commento