In riferimento al
trasferimento del mercato rionale di Via S.Maria Ausiliatrice, presso i
capannoni ex INAPLI, annunciato in data odierna nel corso di una conferenza
stampa indetta dall’amministrazione comunale, la scrivente associazione
ribadisce tutte le perplessità, già espresse da diverso tempo, in ordine ad
un’operazione che avrà un impatto negativo sia in termini economici che socio -
culturali per una città, Brindisi, già in forte sofferenza. Effetti che
riteniamo siano stati ampiamente trascurati dall’amministrazione comunale visto
il mancato riscontro alle nostre sollecitazioni anche nel corso di incontri
ufficiali. Nello specifico, fermo restando le problematiche registrate negli
anni, nell’attuale area mercatale, frutto a nostro avviso dell’assenza di
controlli e del mancato rispetto delle regole, in ordine al traffico veicolare,
l’abusivismo, la pulizia dell’area e l’impatto sulla vita dei residenti,
riteniamo che lo spostamento non risolva i problemi, anzi, li sposta solo di
qualche centinaia di metri e ne aggiunge di altri . Contestiamo la carenza di
parcheggi in un’area in cui insistono numerose attività commerciali, due
istituti scolastici e una serie di complessi immobiliari che contano migliaia
di residenti. E’ paradossale che si chieda ad un privato che voglia aprire una
media struttura di vendita un allegato piano dei parcheggi mentre la pubblica
amministrazione decide di farlo senza vincoli scaricando i disagi sui residenti
ed i consumatori. Non ci soddisfa la disponibilità di un’area parcheggio alle
spalle dell’Istituto Magistrale nata per altri scopi e che può ospitare solo
qualche decina di mezzi. Poca cosa nel confronto non solo con il numero di
potenziali clienti ma anche e soprattutto del numero di mezzi degli stessi
commercianti per cui non sono stati previsti spazi destinati a parcheggio
nell’area perimetrale della struttura. Non ci risulta, tra l’altro, sia stata
prevista un’area dedicata allo stoccaggio dei rifiuti . Sulle carenze
strutturali abbiamo avuto modo di evidenziare alcune criticità in ordine alla
fruibilità della struttura anche dal punto di vista della sicurezza. Il
riferimento è al cortile da cui si ha accesso ai negozi che dispone di una sola
via di ingresso/uscita. Sul fronte dei costi abbiamo chiesto se il servizio di pulizia,
guardiania, consumi di acqua, gas ed elettricità fossero ripartiti sulle
attività di vendita ricevendo risposta negativa. Le conseguenze? Si stanno per
aggiungere ulteriori costi sul bilancio comunale in aggiunta agli oneri di
affitto della struttura che non ci risulta sia entrata in possesso del Comune
né tantomeno di essere stata concessa in comodato gratuito. Insomma una serie
di criticità che vanno ad aggiungersi ai danni derivanti dalla desertificazione
commerciale di Via Maria Ausiliatrice direttamente collegata allo spostamento
del mercato ma anche indirettamente con la possibile chiusura di attività che
rappresentano un vero indotto commerciale fatto di decine di esercizi di
vicinato. Se a quanto delineato si aggiunge la volontà di interdire al
commercio ambulante nelle due zone ex e
nuovo mercato per un’area ampiamente vasta il quadro che va delineandosi è
pressoché completo. Per quanto sopra esposto invitiamo l’amministrazione
comunale a risolvere le problematiche denunciate e a dare risposte certe in
ordine ai costi a carico della collettività ai servizi resi ai cittadini e
all’impatto di tali scelta. Riteniamo che i mercati rionali siano una risorsa
non solo economica ma anche culturale per la città e in quanto tali andrebbero
riqualificati e sostenuti non smantellati. Purtroppo quello che sta avvenendo
per Via Maria Ausiliatrice ma anche per il Mercato del Centro fa intendere
tutt’altro uniformando il commercio cittadino ai centri commerciali con il
rischio concreto che i consumatori prediligano le medie e grandi strutture di
vendita con evidenti danni per l’economia e le produzioni locali.
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