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venerdì 1 agosto 2014

IGIENE URBANA: NUOVA ORDINANZA ....NULLA DI NUOVO!!! ANZI!!!


                                          

Non riescono a trovare pace i brindisini in riferimento alla drammatica situazione in cui versano diverse zone della città sotto il profilo della pulizia ed igienico - sanitario. Il non rispetto delle regole ma soprattutto un’amministrazione “distratta” da altri interessi ed un livello di qualità dei servizi scadente completano un quadro preoccupante vista la scarsa vivibilità del territorio. Zone a verde invase da rifiuti, strade sporche e maleodoranti sono solo alcune delle emergenze che la città vive ormai quotidianamente.  C’è chi ha parlato in questi giorni di battaglia vinta in relazione alla vicenda Monteco c’è chi, poi,  appena insediatosi a Palazzo di città, parliamo del neo assessore all’igiene urbana, parte con il piede sbagliato addebitando ai cittadini contribuenti la responsabilità di quanto sta accadendo ( intervista rilasciata ad un’emittente locale nel corso della presentazione della nuova giunta comunale). Due prese di posizione che denotano diversità di vedute sul tema e sulle responsabilità. Non un cenno al ruolo colpevole di tecnici e politici dell’amministrazione comunale di Brindisi che non hanno prodotto nulla in termini di controllo, monitoraggio e rimodulazione dei servizi resi ai contribuenti. Persino la nuova ordinanza n.2 del 30/7/2014  annunciata come un atto di cambiamento sia in termini di servizi resi sia in termini di contrasto ai comportamenti illeciti riteniamo sia l’ennesimo documento che ha il solo fine di penalizzare i cittadini senza risolvere i problemi con elementi che riteniamo difettino di legittimità. Partiamo dagli orari di conferimento di carta e plastica nei vari quartieri che mal si conciliano con la necessità di avere strade pulite decorose ed anche sicure. Degli obblighi a carico dell’azienda affidataria del servizio circa tempi e modalità di raccolta del materiale non vi è traccia. Siamo alle solite si è pronti ad elencare i doveri ma non i diritti dei cittadini. Non c’è che dire proprio un buon inizio. Altro aspetto quello relativo ai carrellati il cui utilizzo e posizionamento in aree condominiali ha creato non pochi disagi e contenziosi tra residenti. Insomma non è sufficiente un nuovo protocollo o delle sanzioni, che già esistevano,  per cambiare le cose c’è bisogno di nuove progettualità ed è quello che manca all’attuale amministrazione partendo dall’istituzione delle isole ecologiche. Dalla costa, nonostante i proclami, sino all’estrema periferia opposta possiamo solo commentare degrado ed incuria ma soprattutto totale assenza di controllo del territorio e delle attività svolte anche quando attraverso comunicati e documentazione fotografica c’è chi cerca di dare un’immagine ben diversa della realtà. I contribuenti non ne possono più di essere vessati dalle tasse senza ricevere adeguati servizi in cambio per queste motivazioni l’ADOC chiede maggiori tutele e rispetto per i cittadini contribuenti e non solo accuse utili a mascherare deficienze e violazioni altrui.             

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