Il 12 Febbraio 2014, l 'Assessore regionale
all'ambiente, Lorenzo Nicastro, mai come in questo ultimo periodo molto attento
alle vicende ambientali del nostro territorio, in un intervento su un organo di
stampa locale bacchettava le amministrazioni comunali ree non solo di non
traguardare gli obiettivi di differenziata prefissati dalla Regione ma anche di
accampare scusanti quali: la mancanza di impianti per il compost e la mancata chiusura
del ciclo di lavorazione dei rifiuti e per giunta di avanzare richieste circa
la non applicazione dell'ecotassa in quanto gravosa economicamente per i
cittadini. Sempre nello stesso intervento, l'Assessore tiene a precisare che,
in riferimento alla carenza di impianti, spetta ai soggetti istituzionali che
raggruppano i Comuni la programmazione nel territorio con il supporto della
Regione ed il relativo sostegno economico. Chiude, affermando che da anni sono
disponibili 33 milioni di euro per la realizzazione degli impianti e che molto
probabilmente le inadempienze vanno individuate non in sede regionale ma nei Comuni.
Un duro atto di accusa agli occhi dei cittadini - contribuenti costretti a
sostenere in questi anni un carico fiscale elevato anche per gli alti costi di
smaltimento e lavorazione dei rifiuti legati anche al trasporto fuori dai
confini provinciali a causa dell'assenza di impianti che potrebbero rappresentare
oltre che un risparmio, una fonte di guadagno per la collettività ed
un'opportunità occupazionale per tanti disoccupati. In questi anni proprio per
l’assenza di impianti il Comune capoluogo e quindi i cittadini brindisini hanno
dovuto subire gravose esportazioni di umido fuori provincia per il trattamento
salvo deroghe con conseguente conferimento in discarica “tal quale” per il blocco
degli impianti e l'importazione di migliaia di tonnellate di rifiuti dalla
provincia di Bari senza benefici economici per le casse del Comune proprietario
dell'impianto. A creare ulteriore confusione in questi giorni ci ha pensato
l'amministrazione comunale per voce del primo cittadino che in una intervista
rilasciata in data 21 Febbraio al Nuovo Quotidiano di Puglia asserisce che il
flusso di rifiuti verrà notevolmente e non totalmente ridotto e che si è riusciti
ad ottenere una sorta di indennizzo attraverso il finanziamento di un centro
per la raccolta della differenziata. Indennizzo ?!?! Ma l'assessore Nicastro
non aveva affermato che le risorse 33 milioni di euro erano già disponibili da
anni a prescindere? Chi sta barando la Regione o il Comune di Brindisi? Una cosa è certa
a pagarne le conseguenze sono solo i cittadini vittime dell'inefficienza
dell'apparato amministrativo e della politica che con questo ultimo siparietto
sui rifiuti ha dimostrato dove stanno davvero le responsabilità e tutti i limiti
di una gestione che rischia di creare seri danni non solo economici all’intera
collettività.
Brindisi li, 25 Febbraio 2014
Il Presidente Provinciale ADOC
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