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martedì 14 gennaio 2014

Mercato ortofrutticolo: si diano risposte chiare a commercianti, consumatori e cittadini.

                                           




In riferimento al sopralluogo effettuato dal Sindaco Mimmo Consales nella ristrutturata sede ex  Inapli, destinata ad ospitare il mercato ortofrutticolo del rione commenda, la scrivente associazione ritiene utili alcune considerazioni nel rispetto delle esigenze dei consumatori e non solo dei commercianti, seppur legittime. Non è con la ritinteggiatura dell’edificio che si riusciranno ad attenuare problematiche ben più importanti. Di norma quando si apre un’attività, di certe dimensioni, propedeutiche per le autorizzazioni vi sono una serie di richieste che gli enti preposti effettuano, ognuno per le proprie competenze, tra cui aspetti legati alla sicurezza, all’igienicità dei luoghi  ma anche in riferimento alla viabilità e parcheggi destinati ad ospitare la potenziale clientela oltre agli operatori del settore. In questo caso essendo, molto probabilmente, l’amministrazione comunale controllore e contrallata qualcuno pensa di derogare alcuni aspetti importantissimi tra cui viabilità e parcheggi senza tener conto dell’impatto che tale scelta avrà sull’economia e la vivibilità di una parte importante della città. Testimonianza di quanto i cittadini temono è il fatto che solo ora si inizia a parlare di ipotetiche soluzioni alla carenza di parcheggi con lo spostamento degli ingressi delle scuole ecc. La storia si ripete manca nel comune capoluogo una visione di insieme dello sviluppo di alcuni settori ed in particolare del commercio ma soprattutto non si tiene conto delle reali esigenze dei cittadini tra cui la vivibilità dei quartieri, l’importante è spendere i soldi pubblici poi se il progetto è funzionale o no nulla importa. Chi ha seguito la vicenda del mercato ortofrutticolo sa benissimo che le nostre perplessità hanno radici ben profonde e che quindi quanto andiamo affermando non è frutto di un esigenza legata all’attualità dell’argomento. Diversi gli incontri avuti con gli operatori commerciali del mercato ortofrutticolo, che riteniamo sia una risorsa per la città che va tutelata, con i cittadini ma anche approfondimenti avvenuti in assessorato alle AA.PP.. Rimane a nostro avviso la criticità legata alla viabilità e ai parcheggi che rischia di determinare gravi disagi per i residenti. Un limite della struttura legato alla destinazione degli spazi esterni dedicata essenzialmente ai mezzi destinati alla vendita. Di spazi per il parcheggio dei mezzi dei venditori non vi è traccia salvo destinare gran parte dei disponibili sottraendoli a residenti e consumatori. Il tutto con l’aggravante che in zona insistono istituti scolastici ed una forte presenza commerciale. Sul tema dell’abusivismo commerciale l’amministrazione farebbe bene oltre a concentrarsi su quanto potrebbe avvenire in quella che oggi è l’area mercatale una volta vuotata anche sulla nuova in quanto diverrà un punto di attrazione per numerosi venditori autorizzati ed abusivi con ripercussioni facilmente immaginabili. Quanto sopra alla luce del nuovo regolamento in tema di commercio ambulante. Da valutare anche l’impatto economico derivante dal trasloco che non riguarda solo i commercianti diretti ma anche tutto l’indotto commerciale che è cresciuto intorno al mercato di Via S. Maria Ausiliatrice. Edicole, salumerie, macellerie, pescherie ecc. che fine faranno?  L’ADOC ritiene che la risposta alle carenti condizioni igieniche e al disordine registrato nella zona dell’attuale mercato ortofrutticolo negli anni sono il frutto anche E soprattutto dell’assenza di controlli e regole e che tale tendenza non va combattuta con l’azzeramento di una realtà ma con una maggiore presenza delle istituzioni. Ci chiediamo quale sia stato il ruolo della Polizia Municipale in tutti questi anni!?!? Non vogliamo pensare che il futuro del commercio in città debba necessariamente uniformarsi ai centri commerciali ed essere confinato in strutture al chiuso senza vitalità e senza cultura cittadina. Zone mercatali all’aperto disciplinate e controllate secondo noi rappresentano il passato ma anche e soprattutto il futuro è una sfida cui l’amministrazione comunale non può sottrarsi per non cancellare decenni di quel poco di storia commerciale della città che ci è rimasto.

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