Prendendo spunto dall’iniziativa promossa da Confcommercio, denominata
“Legalità, mi piace”, ribadiamo quanto già espresso in più occasioni
relativamente alla lotta alla
contraffazione e a tutte le forme di illegalità che danneggiano sia gli
operatori commerciali ma anche e soprattutto i consumatori con danni non solo
economici ma anche per la loro salute. Fermo restando le istanze presentate a
livello nazionale, circa la necessità di contrastare fenomeni preoccupanti
quali la contraffazione, riteniamo utili ed indispensabili interventi a livello
locale indirizzati al monitoraggio delle varie forme di commercio esistenti e
dei prodotti commercializzati. Se da una parte la lotta alla contraffazione
deve essere una priorità dell’azione di Governo, per i danni prodotti in
termini di mancato gettito per 1,7 miliardi di euro a fronte di un volume di
affari pari a 7 miliardi di euro e danni all’occupazione stimabili in 110 mila
posti di lavoro, dall’altra sosteniamo l’azione degli organi di controllo che
anche di recente nel territorio hanno messo a
segno importanti risultati in termini di contrasto al fenomeno con
ingenti sequestri di merce illegale. Dal settore alimentare all’abbigliamento
nessuno può ritenersi immune da pratiche commerciali e comportamenti che
mettono in serio pericolo i consumatori e le imprese che hanno scelto di vivere
nella legalità. Il commercio e l’abusivismo che non rispetta le regole e
persino le leggi che regolamentano la commercializzazione dei prodotti sono
alcuni degli argomenti di cui la pubblica amministrazione dovrebbe farsi carico
al di là dell’aspetto puramente amministrativo/sanzionatorio. In un momento di
forte crisi economica il rischio che si corre è di dover giustificare fenomeni
di illegalità radicati nel tempo che rischiano così di divenire strutturali. L’ADOC
rivolge grande attenzione al commercio locale e al rapporto con i consumatori
monitorando costantemente le aree commerciali con particolare riferimento al
mercato settimanale che per volumi di affari e quantità di merce esposta
evidenzia criticità non trascurabili. Crediamo sia fondamentale incrementare la
sinergia e il dialogo tra consumatori, amministrazione comunale, Nas e Guardia
di Finanza, senza dimenticare l’apporto delle Associazioni di categoria come
Federdistribuzione e Confcommercio. Chiediamo che si dia seguito alle richieste
di sottoscrizione di protocolli di intesa per il monitoraggio dei fenomeni
innanzi descritti ma anche per impegnare gli operatori commerciali in una
campagna di sensibilizzazione e di maggiore responsabilità.
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