Sono in corso, in queste
settimane, i lavori della commissione parlamentare attività produttive,
commercio e turismo che sta discutendo l’ordine del giorno relativo alla
cancellazione dell’art. 31 del DL 201/2011 inerente la liberalizzazione degli
orari di apertura dei negozi. L’ADOC di Brindisi, in linea con quanto esternato
ai vari livelli organizzativi, si dichiara contraria ad ogni ipotesi di revoca
di tale provvedimento in quanto in un periodo di forte crisi economica risulta
essere l’unico strumento legislativo messo in atto per garantire maggiori
opportunità ai consumatori ma anche e soprattutto ai tanti commercianti che
possono valorizzare ed ottimizzare
ulteriormente i propri investimenti. Non comprendiamo la presa di
posizione di alcune associazioni di categoria che vogliono, a nostro avviso,
uniformare in negativo l’intero settore impedendo a chi ne ha voglia ed
interesse di poter fornire un servizio senza ulteriori vincoli che hanno di
fatto determinato nel tempo enormi disastri per l’economia del Paese e del
territorio. Quanto previsto dalla legge non è un obbligo ma un’opportunità e non
è alzando le barricate che si difendono i settori di appartenenza. L’esperienza
insegna che la flessibilità negli orari di apertura, dando ampie possibilità di
poter modulare i propri acquisti, hanno consentito di intercettare bisogni ed
esigenze dei consumatori pronti a rivolgersi lì dove hanno risposte ai loro
bisogni sia in termini di costi che di servizi, il boom di acquisti on line,
nuova frontiera del commercio con volumi di svariati miliardi di euro, ne è la
testimonianza. L’ADOC ritiene che il voler condizionare abitudini e stili di
vita dei cittadini oltre ad essere anacronistico può risultare dannoso per
un’economia già in forte sofferenza.
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