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martedì 18 settembre 2012

Disservizi Poste italiane: ADOC chiede maggiore attenzione verso la città di Brindisi.



Sono sempre più numerose le segnalazioni dei cittadini alla prese con i continui disservizi “messi a disposizione” da Poste Italiane nella città di Brindisi. Un fenomeno intollerabile poiché coinvolge non solo aree geografiche periferiche ma addirittura zone centralissime della città. Dalla mancata consegna della corrispondenza nelle apposite cassette condominali, con problemi anche legati alla privacy, sino ad arrivare al mancato recapito per diverse settimane di importanti documenti sono solo alcuni esempi di disservizi cui devono far fronte i cittadini quasi giornalmente. Eppure la stagione estiva è ormai alle porte e con essa i problemi legati alla carenza di personale, elemento più volte utilizzato per giustificare ritardi o carenze nell’erogazione dei servizi resi all’utenza. Molto probabilmente la società Poste Italiane è più concentrata su attività ritenute più remunerative trascurando importanti servizi per la cittadinanza. E’ sotto gli occhi di tutti ormai l’avvio di numerose attività a pagamento che di fatto costringono l’utenza a sostenere costi aggiuntivi rispetto alle tariffe base pur di veder garantiti tempi e modalità di consegna. Altro aspetto molto sentito dai cittadini è l’efficienza, l’accoglienza e l’operatività degli sportelli postali dislocati nei vari quartieri. Denunciamo situazioni discriminatorie sia dal punto di vista strutturale, con sedi che necessitano di urgenti interventi per migliorarne l’accoglienza e la sicurezza, sia su come i servizi vengono forniti, privilegiando i titolari di  servizi Poste italiane a discapito di chi non lo è. Ne approfittiamo per richiamare l’attenzione su un altro fenomeno istituzionalizzato presso gli sportelli Poste italiane vale a dire la proposta di vendita di “gratta e perdi” in concomitanza con le operazioni di pagamento delle pensioni. Ci chiediamo quali interessi ruotano intorno a tale vendita e se tali proposte di vendita hanno dei ritorni economici per chi le attua, una risposta è dovuta per una questione di trasparenza. Dinanzi a questi scenari i cittadini hanno difficoltà a far valere i propri diritti ed anche solo ad avanzare i propri reclami. Di riferimenti locali neanche l’ombra. Chiediamo, pertanto, ai responsabili territoriali e  regionali di attivare nell’immediato le opportune verifiche, su quanto innanzi denunciato, al fine di dare risposte certe alla cittadinanza.           

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