Superata almeno in parte l'emergenza, il blocco messo in atto in questi giorni dagli autotrasportatori, aderenti ad alcune associazioni di categoria, necessita obbligatoriamente di alcune considerazioni. Quanto avvenuto oltre a non sortire risposte alle richieste dei manifestanti, con il rischio che tali iniziative si replichino in futuro, ha prodotto notevoli danni ai consumatori facendo emergere tutti i limiti strutturali di un Paese, l'Italia, che per decenni ha incentrato la propria mobilità quasi interamente sul trasporto su gomma. E' questa la prima delle considerazioni che chi ha responsabilità di Governo deve effettuare incominciando a programmare e a progettare una nuova e più efficiente rete di trasporti basata sull’intermodalità garantendo maggiore sicurezza sulle strade, minore impatto ambientale, economia, risparmi e quindi maggiori benefici per i cittadini. I risultati della protesta inevitabilmente hanno prodotto disservizi e disagi ma anche “opportunità” per i soliti furbi. Dal settore carburanti al settore alimentare non sono poche le segnalazioni giunte in questi giorni alla nostra sede provinciale circa abusi e speculazioni di ogni genere “giustificate” dai blocchi. La ridotta mobilità dovuta alla carenza di carburante ha indotto molti consumatori a spostamenti limitati specie per gli approvvigionamenti scegliendo di conseguenza l'esercizio di vicinato, a discapito dei centri commerciali situati fuori città, anche per l’acquisto di quei generi di prima necessità che normalmente costituiscono il carrello delle scorte mensili come latte, acqua, pasta. Una situazione che qualche associazione di categoria ha battezzato come "il riscatto del piccolo commercio" peccato che il “riscatto” sia avvenuto solo dal punto di vista economico, visto i prezzi applicati, e per la durata di una sola settimana. Affermiamo ciò poiché riteniamo che in molti nel settore commerciale hanno perso un’occasione: quella di promuovere positivamente la propria attività anziché mettere in atto speculazioni che rischiano di aumentare le distanze tra piccolo commercio e consumatori in un momento di grave sofferenza economica. Rimarranno nella mente dei cittadini i ricatti e le speculazioni messe in atto in questi giorni con il Diesel venduto fino ad un max di 2,050 al litro e rincari per frutta verdura ed ortaggi dal 40% al 110%. E’ di circa 75 euro l’aggravio stimato per le tasche dei consumatori dai rilievi effettuati dalla nostra struttura in una sola settimana di blocchi. Un dato che si riferisce ai bisogni medi di una famiglia di quattro componenti. Ma l'emergenza è stata anche l'occasione per riscoprire aspetti positivi ormai relegati nel dimenticatoio come l'utilizzo dei trasporti pubblici o meglio ancora gli spostamenti pedonali o in bici anche grazie alle condizioni meteo favorevoli. In questi giorni in molti tra i cittadini hanno scoperto la provenienza delle carni macellate, della frutta della verdura degli ortaggi, ecc. non è bastata tanto la tracciabilità di alcuni prodotti quanto i blocchi stradali per rendere ancor più consapevoli i consumatori degli acquisti che effettuano giornalmente. L’ADOC auspica nell’immediato l’organizzazione congiunta insieme alle associazioni di categoria di iniziative di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza e degli operatori commerciali sull’importanza del consumo dei prodotti locali, sul corretto rapporto tra commercianti e consumatori, sulla trasparenza nelle operazioni di vendita e su tutto ciò che può determinare sviluppo per il territorio e tutelare il potere di acquisto.Di seguito la differenza di prezzo rilevata il 25 Gennaio 2012 tra i prodotti venduti nei mercati di Campagna Amica Coldiretti, presi come riferimento e monitorati dal servizio SMS Consumatori, ed i mercati rionali presenti in città.
PRODOTTI PREZZI MERCATI RIONALI PREZZI MERCATI CAMPAGNA AMICA
Cavoli 2 euro/Kg 0,70
Peperoni 2,50 1,60
Carciofi 5 pezzi 4 euro 1,50 ( carciofo I.G.P. brindisino )
Zucchine 5 euro 1,30
Insalate 2 euro/pezzo 1
Spinaci 2 euro 1,50
Pomodori 3 euro 1,50
Broccoli 1,50 1,10
Bietola 2 0,98
Finocchi 1,50 0,70
Cicorie 1,50 0,70
Rape 2 euro 0,70
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