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sabato 12 novembre 2011

9 Novembre 2011: Il Commissario Prefettizio incontra ADOC e Legambiente



Si è svolto in data 9 Novembre presso “Palazzo Nervegna”, su convocazione del Commissario Prefettizio, un incontro con all’o.d.g. il servizio di igiene urbana nella città di Brindisi. Presenti il Commissario Prefettizio, Dott. Bruno Pezzuto, il Sub-commissario, dott.ssa Mariarita Iaculli, il Presidente provinciale ADOC, Zippo Giuseppe, oltre ad alcuni rappresentanti locali di Legambiente. Nell’introduzione il Commissario ha voluto sottolineare l’attenzione che la gestione commissariale sta riservando al servizio sia sotto l’aspetto burocratico, visto lo svolgimento in corso della gara per il nuovo affidamento, ma anche dal punto di vista gestionale e qualitativo. L’intervento del Dott. Pezzuto, anche in risposta alle sollecitazioni pervenute dai partecipanti all’incontro, si è soffermato sulla gestione della discarica, sul futuro dell’impianto di compostaggio, sull’esito della gara in corso di svolgimento oltre che sull’importanza, pienamente condivisa, della raccolta differenziata. In merito alla discarica sono state offerte rassicurazioni circa il potenziamento dell’impianto di recupero di Biogas, mentre per quel che concerne l’impianto di compostaggio è stato reso noto il sollecito avanzato sia alla Regione Puglia che alla stessa Provincia affinchè siano sbloccati i fondi necessari all’adeguamento degli impianti oggi disponibili ma vincolati dal patto di stabilità. Lavori che se avviati potrebbero in tre mesi rendere disponibile l’impianto. Sulla gara in corso non è stato escluso il ricorso ad ulteriori affidamenti in regime di “proroga zio” tenuto conto dei tempi di verifica della documentazione accertante i requisiti dell’aggiudicatario della gara oltre ad aspetti prevedibili di natura organizzativa. Nell’intervento il Presidente provinciale ADOC, Zippo Giuseppe, ha voluto richiamare l’attenzione sul ruolo svolto dall’associazione rappresentata sin dal suo insediamento. Un ruolo di attento e non strumentale monitoraggio avviato sin dalla gestione del servizio in carico ad Innovambiente per poi proseguire con l’attuale gestione Monteco. Un’attività che rientra nei compiti dell’associazione finalizzata alla verifica della qualità dei servizi offerti, sul rispetto degli adempimenti contrattuali, sulla sensibilizzazione e l’informazione dei cittadini sino ad una valutazione dei costi per l’utenza. E’ stata ricordata, a tal proposito, la campagna di ascolto, informazione e sensibilizzazione intrapresa con il supporto della Monteco nei quartieri e che ha visto il coinvolgimento di oltre mille cittadini. L’ADOC nel dichiararsi indisponibile, a priori, a rappresentare quanti ritengono, tra i cittadini, non dover rispettare regole e comportamenti corretti, dichiara, altresì, importanti e necessari interventi che pongano rimedio a veri propri disservizi ai danni della cittadinanza e all’immagine della città, oltre ad un controllo puntuale di alcuni aspetti di natura amministrativa che vanno ad incidere sui bilanci comunali e quindi sulle tasche dei cittadini/contribuenti. E’ stata posta all’attenzione del Commissario Prefettizio l’anomala posizione della società affidataria del servizio di igiene urbana in merito al controllo dei quantitativi di materiale da riciclare oltre all’indifferenziato. Quantitativi che secondo quanto riportato nel comunicato stampa a firma della stessa società diramato in data 8/11/2011 sono certificati dalla stessa assolvendo, quindi, al difficile ruolo di controllore e controllato. E’ stata, quindi, chiesta dopo le missive risalenti al 19 Settembre scorso la verifica delle determine dirigenziali che riportano dati di raccolta differenziata difformi da quelli riportati nel rapporto mensile sul bollettino della Regione Puglia con conseguente riconoscimento di premialità, anzichè di penalità secondo quanto previsto dal C.S.A.. non avendo raggiunto i risultati minimi. Risulta, inoltre, necessaria una verifica più puntuale sui quantitativi di produzione di r.s.u. vista la discordanza dei dati sia rispetto a studi di settore che stimano una media di 52 Kg mese pro capite contro i 41 Kg/mese attuali, sia rispetto ai dati del 2009 con un decremento delle quantità di oltre 3 milioni di kg/mese nella città di Brindisi. E’ stata inoltre denunciata al dott. Bruno Pezzuto la totale assenza del servizio in alcune aree della città nonostante i cittadini paghino per intero la Tarsu. Il riferimento è alle zone perimetrate dove non viene effettuato lo spazzamento la raccolta differenziata e non e ogni forma di servizio accessorio. In estate, però, si è pensato bene di posizionare bidoni singoli in “Contrada Bettlemme” al solo scopo non di dare un servizio che continua a venir meno ma per far rientrare le abitazioni nelle distanze previste dal regolamento comunale precludendo l’opportunità per l’utenza di poter disporre di sgravi o esenzioni. Il discutibile svolgimento di alcuni servizi che fa da contraltare all’assenza di altri sono stati al centro della discussione. Partiamo dall’uso dell’idropulitrice in orari di maggior flusso di pedoni in zone centrali della città con il rischio di infortuni oltre che di disagi per la cittadinanza. Circa la carenza poi di servizi previsti dal C.S.A. è stata elencata la mancata o inefficace derattizzazione e deblatizzazione, lo sfalcio dell’erba, la pulizia dei tombini per la raccolta delle acque meteoriche nonostante un’allerta meteo in corso per non parlare poi della rimozione di graffiti dai muri. Le cronache giornaliere sono piene di segnalazioni provenienti da cittadini, operatori commerciali, organi di informazione ecc.. E’ stata chiesta la verifica della dotazione dei mezzi operativi in città con particolare riferimento alle spazzatrici e se tale verifica sia mai rientrata nelle attività sia della ripartizione competente sia della Polizia Municipale. Riguardo il servizio di raccolta differenziata è stato messo in evidenza il contrasto tra la disposizione a mezzo ordinanza sindacale finalizzata ad una città più pulita, regolamentando orari e modalità di conferimento e sanzionando i trasgressori, e le stesse disposizioni che di fatto creano situazioni che nulla hanno a che vedere con il decoro, la sicurezza stradale e la mobilità urbana. Il riferimento è al conferimento di plastica e carta entro le 12 del mattino con il risultato che interi quartieri sono assediati dai materiali. Abbiamo auspicato una rivisitazione degli orari di conferimento ma soprattutto di raccolta. Sempre in tema di decoro abbiamo posto l’attenzione sulla tipologia di contenitori portarifiuti utilizzati in zona centro. Un’attenzione che abbiamo avuto modo di esternare già in occasione dell’insediamento della Monteco allorquando decise di posizionare bidoni esteticamente discutibili sulla scalinata delle colonne romane salvo poi sostituirli con quelli attuali. Circa il problema delle discariche abusive abbiamo riproposto la necessità di attivare forme di raccolta complementari per quel che riguarda l’eternit, i residui di potatura con particolare riferimento allo smaltimento delle palme affette da punteruolo rosso ed inerti. La discussione sul tema dell’igiene urbana non può esaurirsi in un incontro di due ore, l’auspicio è che alle segnalazioni effettuate dall’ADOC seguano a breve atti ufficiali che segnino una vera e propria inversione di rotta rispetto al passato. La “discreta” attività posta in essere dalla gestione commissariale speriamo porti chiarezza, trasparenza ma soprattutto servizi efficienti e a minor costo per i contribuenti. Plaudiamo all’intenzione esternata dal Dott. Pezzuto di voler valutare, nelle more delle leggi vigenti, forme di incentivazione per gli abitanti dei quartieri più virtuosi in tema di quantitativi conferiti di materiale riciclabile. Una proposta più volte avanzata anche dalla scrivente nel recente passato ma che ha sempre trovato la contrarietà della passata amministrazione con la prospettiva solo di possibili rincari e/o emergenze ambientali. Abbiamo avuto modo, nel corso dell’incontro, di ribadire la possibilità di tradurre le premialità per i cittadini in opere di interesse collettivo come il recupero di uno spazio verde in abbandono o di strutture ludiche per i giovani o i bambini. Per concludere l’ADOC nel riconoscere al Commissario Prefettizio e all’intera struttura grande disponibilità al confronto auspica ulteriori momenti di approfondimento e collaborazione oltre che un impegno volto a garantire il corretto svolgimento dei servizi ma soprattutto per evitare che ricadano in futuro sui cittadini oneri per atti o provvedimenti viziati da illegittimità. Il riferimento è d’obbligo circa i ricorsi aggiudicati dai ricorrenti contro l’affidamento diretto alla società Monteco, il mancato avvio della piattaforma polifunzionale nei termini previsti, la verifica circa l’impiego di ingenti risorse pubbliche anche con fondi comunali per la salvaguardia ed il funzionamento di impianti non più utilizzabili per il venir meno della destinazione originaria. Su questi punti abbiamo chiesto formalmente che l’amministrazione assuma posizioni ed adotti atti a tutela della popolazione amministrata.

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