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lunedì 26 settembre 2011

Caro scuola: tutti sanno e nessuno fa niente...o quasi!!!


Più volte parlando delle difficoltà economiche delle famiglie abbiamo richiamato l’attenzione sul capitolo “caro scuola”. Spesso abbiamo focalizzato l’attenzione sui costi dell’istruzione che rischiano di divenire un elemento fondamentale nella scelta del percorso scolastico ed oggetto di discriminazione tra le famiglie. Alle spese che devono essere sostenute da queste ultime per il corredo scolastico, i trasporti e tutto quanto necessario per la frequentazione delle lezioni si aggiungono quelle extra relative al funzionamento della scuola, oggetto in questi giorni di aspre polemiche a causa di uno spiacevole episodio avvenuto presso la scuola dell’infanzia “Montessori” di Brindisi. Una vera e propria “lista della spesa scolastica” quella presentata ai genitori divenuta ormai parte integrante del modo di gestire diversi istituti scolastici. Richiesta a cui le famiglie sono costrette ad aderire per poter consentire ai propri figli attività e condizioni di vivibilità degni di tale nome, pena l’emarginazione o peggio ancora l’accusa di non essere abbastanza sensibili e/o disponibili verso i propri figli. E’ questo il messaggio che traspare dalla pubblicazione dei nominativi non aderenti alla richiesta. Un episodio mai registrato negli anni passati, molto probabilmente perché i genitori non si sono mai sottratti alle richieste. Oggi, invece, anche i più disponibili dinanzi alla crisi economica, alla perdita del posto di lavoro stentano a dare disponibilità con il risultato di essere ulteriormente penalizzati anche dal venir meno di diritti e servizi per i propri figli. Una situazione paradossale e intollerabile non isolata purtroppo con aspetti che cambiano da un istituto all’altro. Infatti, mentre presso alcune scuole dell’infanzia comunali si garantiscono assicurazione e pennarelli in altre statali, di pari grado, si chiedono cinque euro per un’assicurazione si richiede l’acquisto di pennarelli, fogli, carta igienica, sapone, acqua, rotoloni, ecc.. In alcune scuole medie si è andato oltre chiedendo anziché le cinque euro per l’assicurazione un contributo omnicomprensivo di venti euro per assicurazione e necessità varie tra cui l’acquisto della carta per le fotocopie. A ciò aggiungiamo le richieste per l’attivazione di progetti vari con somme che raggiungono anche le cento euro annue. Potremmo andare oltre senza stupirci troppo, quello che più fa meraviglia è l’incredulità dei vari livelli di responsabilità scolastica che dicono essere all’oscuro di queste vicende stando alle fonti di stampa. Un atteggiamento che mortifica ancor di più le famiglie visto che per anni hanno e continuano a far fronte alle carenze gestionali e di risorse salvo poi constatare che tutti sapevano tranne chi è addetto al controllo. L’ADOC chiede al Dirigente scolastico provinciale una ricognizione della situazione in tutti gli istituti attraverso il coinvolgimento dei dirigenti e delle rappresentanze dei genitori. Quanto sopra al fine di avere un quadro quanto mai preciso e dettagliato della situazione. Chiediamo, inoltre, l’adozione di una carta dei servizi scolastici o l’emanazione di un documento che fornisca alle famiglie riferimenti sicuri circa responsabilità, servizi, diritti e doveri solo così si potranno evitare situazioni spiacevoli come quelle denunciate.

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