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venerdì 24 giugno 2011

Raccolta rifiuti: dati e situazione allarmanti!!!





In riferimento al dibattito avviato da ormai troppo tempo, senza che ci siano atti concreti finalizzati al miglioramento del servizio di raccolta differenziata nel Comune di Brindisi, l’Adoc provinciale intende ritornare sull’argomento effettuando un’analisi ancor più accurata circa una situazione che rischia di penalizzare oltremodo utenza e contribuenti. Registriamo, anziché un’attività amministrativa rivolta all’analisi e alla verifica per il raggiungimento degli obiettivi ed obblighi previsti dal capitolato speciale di appalto e dalle leggi in materia, un proliferare di proclami e difese di ufficio che non servono a risolvere i problemi ma solo ad accelerare il raggiungimento di una fase emergenziale che creerà disagi e maggiori oneri per i cittadini. Tralasciamo per il momento le segnalazioni provenienti dai vari quartieri circa la scarsa pulizia, per affrontare il tema dei dati relativi alla produzione dei rifiuti nella città di Brindisi. Non siamo affezionati ai numeri ma quando assumono importanza strategica per l’ambiente e per le tasche dei contribuenti, riteniamo, indispensabile dare un significato che va oltre il semplice valore numerico:


a) La percentuale della Raccolta Differenziata per l’anno 2011 risulta pari ad un dato medio del 26% scarso,ovvero due punti in più rispetto a quanto raggiunto dal Comune di Brindisi nel 2009 (allora si era al 24%), tralasciando il disastro del 2010 – imputabile ad una diversificata incidenza di fattori che non compete alla scrivente valutare;

b) bisogna considerare che la percentuale del 24% di Raccolta Differenziata dell’anno 2009 è stata raggiunta su una produzione di chilogrammi 58.765.271 di R.S.U. (media procapite 55%), ovvero dato storico rispetto a chilogrammi 47.710.134 del 2010 (media procapite 45%)ovvero dato anomalo ed in contrasto a studi effettuati a livello nazionale da qualificate strutture di settore ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale);

c) Inoltre:
1) il dato di produzione della Raccolta Differenziata nell’anno 2009 era di circa 1.200.000/mese contro l’attuale 1.150.000 chilogrammi raggiunti nel solo mese di Maggio 2011, quindi dato storico ancora superiore rispetto all’ attuale;
2) il dato attuale di produzione della Raccolta Differenziata pari a 1.150.000 chilogrammi viene raggiunto avendo attivato sul 50% del territorio brindisino il servizio dedicato di raccolta “porta a porta” che comprende anche la Frazione Organica/Umida, oltre che presso le attività commerciali e ristorative ancorché le piazze/mercato.
La Frazione Organica/Umida, per entità di peso e quantità di produzione, negli studi progettuali, incide sul 40% dell’intera produzione dei rifiuti solidi urbani, si lascia immaginare l’incidenza sulle percentuali della Raccolta Differenziata.
In sintesi il quantitativo pari a Kg. 1.150.000 di Raccolta Differenziata (riferito al mese di maggio 2011) si deve considerare non un successo ma un dato preoccupante che rischia di creare danni seri ai cittadini se rapportato allo stesso dato nello stesso mese dell’anno 2009 che da quanto apprendiamo dai dati certificati pubblicati sul sito della regione Puglia era pari a circa 1.200.000/mese, nonostante fosse privo della frazione umida.

d) Ed, inoltre, il dato di produzione di R.S.U. risulta essere anomalo. Lo si evince analizzando i dati di “Produzione Media Procapite” pubblicati sul sito dell’Assessorato all’Ecologia della Regione Puglia.
Brindisi città si attesta ad una media del 41% scarso di produzione a persona – altre città capoluogo, quali BARI – LECCE- FOGGIA e TARANTO non sono al di sotto del 58%.
Riteniamo opportuno un riferimento a quanto pubblicato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale che dopo studi approfonditi ha quantificato in 541Kg/anno la produzione per abitante di rifiuti dato non in linea con la raccolta nel comune capoluogo con una media nel 2010 del 45,213% e nei primi mesi del 2011 del 40,64%;
e) Sempre nei primi mesi del 2011 nell’Ato BR1 notiamo che una realtà come Fasano rispetta il dato di produzione pro capite 52% circa. Tra Gennaio/Maggio 2011, risulta evidente la disarmonica produzione degli R.S.U. nei vari comuni. Brindisi,circa 50.000 abitanti in più rispetto a Fasano (89.000 contro 39.000 – dati arrotondati) si producono appena 7.500.000 Kg di R.S.U. in più quando, secondo gli studi di settore, dovrebbero essere notevolmente superiori, quantomeno il doppio.

Sulla base delle valutazioni sopra enunciate richiamiamo l’attenzione delle competenti strutture tecniche e dell’amministrazione comunale di Brindisi, tra l’altro capofila dell’ATO Br1, affinchè un tema così importante venga affrontato in maniera tempestiva e qualificata. Diffidiamo responsabilità a vario titolo dal sottrarsi in futuro rispetto a responsabilità ed inadempienze che rischiano di penalizzare economicamente e non solo i cittadini. Annunciamo sin da subito la prosecuzione dell’attività di monitoraggio e se ce ne sarà bisogno anche la programmazione di iniziative di protesta e sensibilizzazione sul problema onde evitare che a pagarne le spese siano sempre solo e comunque i contribuenti.

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