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mercoledì 11 maggio 2011

Ordinanza raccolta rifiuti





Chi sperava di ricevere buone notizie dalla conferenza stampa convocata, dall’amministrazione comunale, in data 9 Maggio dovrà ricredersi alla luce di quanto emerso e dai provvedimenti adottati. Intanto, apprendiamo ma non è una novità che nonostante si fosse provveduto ad affidare il servizio con relativo contratto in data 19 Maggio 2010 alla società Monteco, per circa un anno l’ordinanza che ha regolamentato il tutto è rimasta quella n°24 del 28 Agosto 2007 nonostante modalità e organizzazione del servizio differenti.
Guardiamo oltre prendendo visione delle nuove disposizioni in materia di conferimento e controlli previsti dalla nuova ordinanza sindacale che riteniamo sia carente sotto diversi punti di vista poichè non tiene conto dello stato in cui versa il servizio di raccolta scaricando di fatto responsabilità ed oneri solo ed esclusivamente sui cittadini.
Alle disposizioni emanate, infatti, non segue di pari passo un miglioramento del servizio di raccolta obbligando il più delle volte i cittadini a non rispettare l’ordinanza stessa con il rischio di incorrere in sanzioni.
Parliamo dell’obbligo di posizionamento dei sacchetti e relativa chiusura dei cassonetti dell’umido quando ai cittadini non vengono fornite buste per tale scopo ed in città numerosi sono i contenitori danneggiati.
Altro aspetto quello relativo al posizionamento dei contenitori o buste sulle vicine strade pubbliche. Se una strada dotata di toponomastica rientra in tale ambito e se gli utenti pagano la Tarsu ci chiediamo come mai in alcune aree come quelle soggette a periemtrazione non viene svolto il servizio di raccolta? A tali osservazioni aggiungiamo un dato importante che potrebbe servire realmente a migliorare il decoro come riportato in premessa nell’ordinanza e i livelli di quantità dei rifiuti raccolti vale a dire l’impletamento ed il miglioramento del servizio.
L’amministrazione con l’impostazione data implicitamente addebita i disservizi odierni e gli scarsi risultati della raccolta solo ed esclusivamente sui cittadini gravandoli oltremodo di sanzioni. Non vi è traccia nel dispositivo di rimodulazione degli orari di conferimento di carta e plastica per evitare situazioni di degrado con ripercussioni anche sulla circolazione e la sicurezza stradale né tanto meno è stato dato un segnale di disponibilità ed attenzione con l’inserimento di nuovi servizi.
L’aspetto informativo già avviato trascura realtà come il quartiere Sant’Elia che con circa ventimila abitanti pensiamo meriti maggiore attenzione se si vogliono intercettare quantitativi di differenziata più consistenti.
Errata a nostro modo di vedere la precisazione fatta circa alcune tipologie di rifiuto e al relativo conferimento. Si parla ad esempio di farmaci scaduti e di pile o batterie esauste. I farmaci e le batterie tutte dovrebbero essere conferite negli appositi raccoglitori. Per i rifiuti speciali come siringhe in cui possono essere presenti liquidi biologici è previsto il conferimento nell’indifferenziato.
Tutte prescrizioni che obbligano a conferire correttamente e non esclusivamente con il rischio che il cittadino spaventato da una possibile contestazione dovuta a disattenzione o altro comunque non addebitabile a volontà sia portato a indifferenziare piuttosto che differenziare, ed è quanto già sta avvenendo in quartieri come Materdomini dove i contenitori stradali dell’Autorità portuale presenti sulla diga sono presi d’assalto come mai in passato. Aumentano di pari passo i fenomeni di abbandono dei rifiuti nelle campagne.
All’amministrazione chiediamo di avviare azioni di informazione e sensibilizzazione più mirate rivolte alla cittadinanza migliorando nel contempo il servizio che riteniamo vada maggiormente monitorato. Quando parliamo di rispetto delle regole le stesse devono valere per i cittadini ma anche per l’impresa appaltatrice. Continuare Ad assecondare concetti e messaggi che addebitano all’utenza esclusive responsabilità non è corretto specie quando parliamo di realtà demograficamente importanti come quella della città di Brindisi.
Auspichiamo, pertanto, un ravvedimento dell’amministrazione e l’apertura di un confronto che coinvolga tutti coloro i quali possono dare il proprio contributo per il raggiungimento dell’obiettivo di una città più pulita e vivibile.

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