Di recente abbiano
registrato il dato relativo al bilancio della società S.T.P. di Brindisi. Se da
una parte il conto economico consente ai vertici aziendali una visione
ottimistica dello stato di salute dell’azienda dall’altra riteniamo che si stia
trascurando un aspetto altrettanto importante che per quanto ci riguarda segna
un preoccupante segno meno. Il riferimento è al bilancio relativo alla qualità
dei servizi offerti alla cittadinanza e alle politiche aziendali messe in campo
per evitare disagi ed ulteriore dispendio di risorse pubbliche. Nello specifico
riteniamo non più giustificabili i continui disservizi sui mezzi urbani che
costringono l’utenza a vere e proprie torture per sovraffollamento dei mezzi ed
assenza di impianti di condizionamento funzionanti specie lungo le tratte che
conducono alle zone balneari. Altro aspetto importante gli orari di transito, puntualmente
disattesi, e l’inefficienza dei servizi resi a terra ai passeggeri specie per
chi ha problemi di deambulazione vista il mancato funzionamento, in alcuni casi,
delle pedane per disabili e la ridotta disponibilità di pensiline lungo il
tracciato. Sicurezza, affidabilità e costi di esercizio dei mezzi sono al
centro delle attenzioni di ADOC già da diverso tempo. Sul fronte sicurezza ed
affidabilità preoccupano i guasti che determinano situazioni di pericolo a
bordo e disagi per i passeggeri. Sui costi pensiamo non sia più rinviabile un approfondimento
e relativa soluzione circa le modalità di rifornimento dei mezzi a metano che
secondo nostre stime comportano costi pari all’attivazione di una linea urbana.
La realizzazione di una stazione di rifornimento nelle immediate vicinanze
della sede S.T.P. garantirebbe risparmi per tempi di percorrenza, usura mezzi
ed impiego di personale tali da liberare risorse utili al potenziamento dell’attuale
servizio. Sempre sul capitolo costi riteniamo non più rinviabile un’attenzione
dell’amministrazione comunale al fine di rimuovere limiti infrastrutturali che
oggi condizionano negativamente il servizio come nel caso del ponte di Via
Materdomini, che non consente per limiti di altezza il transito dei mezzi a
metano, nuovi e più economici rispetto a quelli diesel, ed il ponte di collegamento
con il quartiere La Rosa sottodimensionato per il passaggio di mezzi pesanti
costringendo a lunghe deviazioni e quindi a maggiori percorrenze e costi. Su questi
argomenti già posti all’attenzione sia in sede aziendale che istituzionale l’ADOC
chiede maggiore attenzione affinchè si possa finalmente parlare di bilancio
positivo tenendo conto di tutte le esigenze espresse.
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