Alla
vigilia della giornata culmine della stagione estiva non poteva non mancare un
resoconto su quella che è stata la situazione sul litorale brindisino.
Purtroppo, nonostante gli sforzi mediatici profusi dalla Polizia municipale, nulla
o quasi è cambiato, anzi. Permangono le criticità del passato a fare da
contorno all’estate dei brindisini e dei vacanzieri complici un’amministrazione
disattenta alle problematiche e ai bisogni dei cittadini ed organismi di
controllo assenti nonostante i solleciti. Un’estate, dunque, quella 2014,
connotata da promesse mancate come l’utilizzo di “Sbitri” ad uso campeggio nonostante
le centinaia di migliaia di euro spesi per il recupero e per la normale
manutenzione per cui sono stati impiegati diverse migliaia di euro in pochi
mesi affidando le attività al Consorzio
di Torre Guaceto. Che dire poi dell’apertura del parcheggio sito nel complesso
di Acque Chiare, in origine sollecitato dalla scrivente, annunciato lo scorso
anno, oggetto di bando nel corrente ma ancora chiuso nonostante le situazioni
di disagio, di pericolo ed i costi costi a carico dei cittadini viste le
sanzioni comminate dalla Polizia Municipale. Della pulizia degli arenili poi è
bene stendere un velo pietoso. Grande attenzione alla rimozione della Posidonia,
quando eseguita, grazie ad un’ordinanza giunta a stagione inoltrata, ma della
pulizia degli arenili secondo i dettami del capitolato neanche a parlarne. Di
servizi pur previsti per legge ( ordinanza balneare 2014 ) a carico del Comune
di Brindisi non vi è traccia. Salvamento, passatoie per disabili, bagni chimici
sono pura utopia nella nostra realtà. E chi dovrebbe controllare cosa fa ?
Nulla. Sul fronte sicurezza, fermo restando la “grande attenzione” della
Polizia Municipale alle auto in sosta sulla falesia permangono situazioni di
grave pericolo proprio a ridosso dei bagnanti. Da Apani all’ex Lido Poste la
situazione è la stessa con criticità che giornalmente minacciano la vita di
decine di persone. Sul fronte della sicurezza stradale ribadiamo la nostra
posizione critica sulle condizioni della s.p. 41 ormai obsoleta e
sottodimensionata rispetto alle attuali esigenze di traffico veicolare e di
presenza in alcuni punti di pedoni a cui non è fornita alcuna forma di tutela
infrastrutturale. Insomma un quadro sconfortante che sommato ad un livello di
qualità e costo dei servizi resi ai cittadini ingiustificabile sta determinando
una vera e propria desertificazione della costa nonostante le grandi
potenzialità paesaggistiche, monumentali e ambientali. Il futuro riteniamo
delinei scenari poco confortanti con il rinnovo della concessione al cral Lido
Poste privando migliaia di frequentatori di un’importante porzione di costa e
l’assenza di destinazioni d’uso per aree come nel caso di Punta del Serrone
bonificate che si presterebbero a varie attività evitando lo scempio e
l’abbandono del passato. Ci chiediamo a
quando la svolta? I brindisini sono stufi di essere presi in giro di anno in
anno.
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