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venerdì 5 luglio 2013

EMERGENZA LUDOPATIE: URGONO URGENTI INTERVENTI ANCHE NEL NOSTRO TERRITORIO!!!

                                                     


Di seguito il documento inviato alla Prefettura di Brindisi, al Comune di Brindisi e alle associazioni di categoria sul tema...

Sono sempre più frequenti i casi di cronaca legati alla dipendenza da gioco d’azzardo. E’ notizia degli ultimi giorni di perdite di giovani vite così come di situazioni critiche sul fronte dell’ordine pubblico. In questo contesto la nostra realtà non è da meno con sale da gioco che proliferano al pari se non addirittura in numero superiore alle rivendite di beni di prima necessità e famiglie costrette a fronteggiare veri e propri drammi sociali. Sono circa ottocentomila coloro i quali in Italia sono vittime del gioco d’azzardo, una vera  e propria dipendenza agevolata ancor di più dall’accesso agevolato al gioco attraverso continue aperture di locali, accesso non stop 24h/24, collocazione di macchinette in luoghi pubblici e non per minore importanza, in quanto a volumi di giocate, i siti on line. In molti avevano sperato nel   decreto legge 158, emanato nello scorso Settembre dal ministro della salute Renato Balduzzi ma le speranze in provvedimenti restrittivi sono state disattese in quanto si è disposta solo una maggiore informazione verso i cittadini. Problemi anche sul fronte dell’assistenza sanitaria per la mancata copertura finanziaria da parte del Ministero dell’economia dei servizi, nonostante il riconoscimento di malattia psichica, con il conseguente carico di lavoro su strutture che hanno già in cura altrI tipi di patologie senza poter disporre di organico o risorse aggiuntive . Tra carenze legislative ed effetti negativi sui cittadini qualcosa si muove a livello territoriale. Ci riferiamo alle proposte di legge per meglio regolamentare il settore e dare maggiori poteri decisionali agli enti locali, oggi ai gestori è sufficiente per l’apertura solo l'autorizzazione del Ministero delle Finanze. Nel frattempo alta è l’attenzione dell’ADOC provinciale di Brindisi sul problema anche in considerazione delle criticità affrontate presso lo sportello provinciale. Per dare maggiori risposte alla cittadinanza riteniamo utile un’azione congiunta con il coinvolgimento di vari soggetti, Amministrazioni comunali, ASL, cooperative sociali, associazioni dei consumatori, forze dell’ordine e scuole, al fine di  programmare punti di ascolto ed assistenza oltre ad attività di formazione – educazione utili ai fini della prevenzione e sensibilizzazione sull’argomento. Riteniamo altresì utile l’adesione del comune di Brindisi al movimento dei sindaci “No Slot”, sono oltre 160 i Comuni che hanno aderito all’iniziativa. Quanto sopra in attesa di un provvedimento regionale, che stante le notizie degli ultimi giorni, dovrebbe prendere forma con le modifiche agli artt. 24 e 25 alla legge regionale n. 4/2010 e contrasto alla diffusione del GAP ( gioco d'azzardo patologico). Un provvedimento che potrebbe risultare importantissimo per il contrasto, appunto, al fenomeno per programmare, pianificare e organizzare servizi ed interventi sia sociali che sanitari capaci di attuare percorsi di cura e assistenza ai giocatori d'azzardo patologici e ai loro familiari. Per le valutazioni sopra espresse auspichiamo una presa di posizione dell’amministrazione comunale di Brindisi e di tutti i comuni appartenenti alla provincia di Brindisi al fine di adottare provvedimenti che incentivino la non adozione da parte di locali pubblici di dispositivi per il gioco d’azzardo attraverso sgravi e/o incentivi sulle imposte locali. Stesso invito lo rivolgiamo alle associazioni di categoria al fine di sensibilizzare gli esercenti a rinunciare ad introiti che presuppongono inevitabilmente danni sociali ed economici irreparabili. 

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