Di seguito il documento inviato alla Prefettura di Brindisi, al Comune di Brindisi e alle associazioni di categoria sul tema...
Sono sempre più frequenti i
casi di cronaca legati alla dipendenza da gioco d’azzardo. E’ notizia degli
ultimi giorni di perdite di giovani vite così come di situazioni critiche sul
fronte dell’ordine pubblico. In questo contesto la nostra realtà non è da meno con
sale da gioco che proliferano al pari se non addirittura in numero superiore
alle rivendite di beni di prima necessità e famiglie costrette a fronteggiare
veri e propri drammi sociali. Sono circa ottocentomila coloro i quali in Italia
sono vittime del gioco d’azzardo, una vera
e propria dipendenza agevolata ancor di più dall’accesso agevolato al
gioco attraverso continue aperture di locali, accesso non stop 24h/24,
collocazione di macchinette in luoghi pubblici e non per minore importanza, in
quanto a volumi di giocate, i siti on line. In molti avevano sperato nel decreto legge 158, emanato nello scorso Settembre
dal ministro della salute Renato Balduzzi ma le speranze in provvedimenti
restrittivi sono state disattese in quanto si è disposta solo una maggiore
informazione verso i cittadini. Problemi anche sul fronte dell’assistenza
sanitaria per la mancata copertura finanziaria da parte del Ministero
dell’economia dei servizi, nonostante il riconoscimento di malattia psichica,
con il conseguente carico di lavoro su strutture che hanno già in cura altrI
tipi di patologie senza poter disporre di organico o risorse aggiuntive . Tra
carenze legislative ed effetti negativi sui cittadini qualcosa si muove a
livello territoriale. Ci riferiamo alle proposte di legge per meglio
regolamentare il settore e dare maggiori poteri decisionali agli enti locali,
oggi ai gestori è sufficiente per l’apertura solo l'autorizzazione del
Ministero delle Finanze. Nel frattempo alta è l’attenzione dell’ADOC
provinciale di Brindisi sul problema anche in considerazione delle criticità
affrontate presso lo sportello provinciale. Per dare maggiori risposte alla
cittadinanza riteniamo utile un’azione congiunta con il coinvolgimento di vari
soggetti, Amministrazioni comunali, ASL, cooperative sociali, associazioni dei
consumatori, forze dell’ordine e scuole, al fine di programmare punti di ascolto ed assistenza
oltre ad attività di formazione – educazione utili ai fini della prevenzione e
sensibilizzazione sull’argomento. Riteniamo altresì utile l’adesione del comune
di Brindisi al movimento dei sindaci “No Slot”, sono oltre 160 i Comuni che
hanno aderito all’iniziativa. Quanto sopra in attesa di un provvedimento
regionale, che stante le notizie degli ultimi giorni, dovrebbe prendere forma
con le modifiche agli artt. 24 e 25 alla legge regionale n. 4/2010 e contrasto
alla diffusione del GAP ( gioco d'azzardo
patologico). Un provvedimento
che potrebbe risultare importantissimo per il contrasto, appunto, al fenomeno
per programmare, pianificare e organizzare servizi ed interventi sia sociali
che sanitari capaci di attuare percorsi di cura e assistenza ai giocatori
d'azzardo patologici e ai loro familiari. Per le valutazioni sopra espresse
auspichiamo una presa di posizione dell’amministrazione comunale di Brindisi e
di tutti i comuni appartenenti alla provincia di Brindisi al fine di adottare
provvedimenti che incentivino la non adozione da parte di locali pubblici di
dispositivi per il gioco d’azzardo attraverso sgravi e/o incentivi sulle
imposte locali. Stesso invito lo rivolgiamo alle associazioni di categoria al
fine di sensibilizzare gli esercenti a rinunciare ad introiti che presuppongono
inevitabilmente danni sociali ed economici irreparabili.
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