A distanza di una settimana
dall’attentato perpetrato ai danni dell’ufficio postale situato nel rione S.
Elia di Brindisi rimangono tuttora inattivi i servizi resi ai cittadini. Una
realtà quella del rione S.Elia ad alta densità demografica, con quasi ventimila
residenti, che annovera una moltitudine di problemi e che risente a maggior
ragione, più di altre zone della città, della mancanza di servizi. A pagarne le
conseguenze dell’escalation criminale che sta minando l’ordine e la sicurezza
pubblica i cittadini alle prese direttamente o indirettamente con reati che
creano danni sia dal punto di vista economico ma anche dal punto di vista
sociale. Tra le migliaia di utenti che frequentano abitualmente lo sportello
postale del S.Elia molti sono anziani oggi costretti a recarsi presso altre
strutture situate in altri quartieri per poter riscuotere le pensioni o per effettuare
operazioni che hanno carattere di ordinarietà. Quanto sopra con evidenti
problemi legati agli spostamenti e a situazioni che espongono maggiormente a
truffe, raggiri o ad atti delinquenziali. Ancora una volta la delinquenza
sembra prevalere. Ci saremmo aspettati operazioni più celeri di ripresa delle
attività ma a quanto pare, nonostante sia già trascorso del tempo, le
informazioni fornite all’utenza parlano di ritorno alla normalità non prima di
un mese. E’ tollerabile tutto ciò?!?! Secondo noi e migliaia di cittadini,
no!!! Invitiamo, pertanto, istituzioni ed amministrazione centrale di Poste
italiane ad attivare quanto prima lo sportello postale anche attraverso l’utilizzo
di unità mobili, soluzione adottata e sperimentata nel rione Casale in
concomitanza con i lavori di ristrutturazione.
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