Un’ ennesimo atto ai danni del territorio brindisino si è consumato in questi giorni con la firma della proroga, da parte dell’assessore regionale all’ambiente Lorenzo Nicastro, relativa al conferimento nella discarica di contrada “Autigno” dei rifiuti dell’ex bacino Bari 5. Quella che doveva, in un primo momento, rappresentare una disponibilità temporanea si rivela invece, a distanza di oltre tre mesi, un vero e proprio lasciapassare istituzionale incondizionato con l’aggravante che al centro dell’argomento vi è un territorio definito ad alto rischio ambientale. Quanto sopra con l’assenso silente delle istituzioni locali che con il loro atteggiamento fanno ricadere ancora una volta sui cittadini brindisini oneri ambientali ed economici insostenibili. Se da una parte il tema della tutela ambientale e della salute dei cittadini non è barattabile dall’altra ci saremmo aspettati che la regione Puglia avesse almeno fornito garanzie sui tempi di conferimento oltre a disponibilità a fronte di richieste formulate dal territorio per colmare colpevoli ritardi accumulati nel tempo sul fronte del trattamento e riciclo dei rifiuti. Carenze infrastrutturali ma anche opportunità venute meno se pensiamo al mancato accesso del comune capoluogo al bando per l’utilizzo delle somme rivenienti dall’eco tassa, pagata anche dai brindisini, e destinata ad un piano regionale di smaltimento dell’amianto. Potremmo andare oltre trattando argomenti cha vanno dalla tutela della costa alla bonifica di vaste aree pubbliche divenute discariche ma al momento non ci risulta essere stata avanzata alcuna richiesta da parte dell’amministrazione comunale né tantomeno ci sono disponibilità da parte della Regione. Ai brindisini solo rifiuti ed inquinamento. Chiediamo più rispetto per il territorio e maggiori tutele nelle more di quel principio di solidarietà che al momento ha prodotto solo danni alla nostra realtà. E’ chiedere troppo?!?!
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