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sabato 16 marzo 2013

CRISI EDILIZIA - ABITATIVA: QUALI LE SOLUZIONI?



                                              


Il grido di allarme lanciato congiuntamente da diverse associazioni di categoria sulla crisi dell’edilizia fa da eco all’emergenza occupazionale ed abitativa denunciata anche di recente dall’ADOC. In gioco importanti interessi a volte contrapposti, dall’esigenza di rilanciare economicamente un settore in sofferenza, alla richiesta occupazionale sino ad arrivare alla forte richiesta di alloggi in città senza trascurare la necessità di una maggior tutela del territorio. Come conciliare tali esigenze? Prioritariamente senza ripercorrere gli errori e gli orrori del passato con una cementificazione selvaggia, in mano a pochi “eletti” che determinano prezzi e regole del mercato in assenza di  un’offerta immobiliare  concorrenziale frutto della cooperazione o di politiche di edilizia economica popolare. In questo contesto un ruolo importante , non lo scopriamo certo noi, lo può svolgere l’amministrazione comunale attraverso il censimento ed il recupero del proprio patrimonio immobiliare e sostenendo  l’iniziativa privata con una particolare attenzione verso il centro storico la cui desertificazione sta determinando problematiche economiche, sociali e di sicurezza. Condividiamo l’istituzione dello sportello unico per l’edilizia per lo snellimento delle pratiche burocratiche ma nel contempo  denunciamo situazioni assurde come quelle che hanno visto nei giorni scorsi protagonista un cittadino alle prese con il regolamento della ripartizione all’urbanistica che prevede  ulteriori aggravi di spesa, oltre quelli già previsti, qualora si verifichi un ritardo nei pagamenti, anche di un solo giorno, di una rata degli oneri per la costruzione di un  immobile. Richieste e balzelli economicamente insostenibili, per entità, specie in un periodo di forte crisi, oltre che in contraddizione rispetto alle misure incentivanti adottate in questi anni dal Governo nazionale in riferimento al recupero edilizio e le nuove costruzioni. Per quanto sopra riteniamo ci sia bisogno di un’azione sinergica che tenga conto delle esigenze di un’intera città sia essa rappresentata da settori economici produttivi che da normali cittadini.

                                                                                                 UFFICO STAMPA ADOC

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