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giovedì 29 dicembre 2011

"Si Saldi chi può....utili consigli per districarsi nella giungla dei saldi"


Lasciatoci alle spalle il dato negativo inerente i consumi natalizi la nostra attenzione è ora rivolta inevitabilmente ad un altro banco di prova, molto importante, rappresentato dai saldi invernali il cui avvio ufficiale è previsto il prossimo 5 gennaio 2012. Secondo le nostre stime quello che un tempo rappresentava un’opportunità per i commercianti di rinnovare la merce in magazzino riducendo gli stoccaggi e per i consumatori di acquistare a prezzi più ragionevoli si rileverà un vero e proprio fiasco con un calo delle vendite del 30% rispetto allo scorso anno ed un ribasso del 21% con una spesa pro capite di 90 euro a persona. A risentirne maggiormente le vendite di calzature (-25%) e abbigliamento di media-bassa qualità (-35%) seguiti dall’abbigliamento di alta qualità con un calo del 7%. Meno significativo il calo nel settore dell’abbigliamento e calzature sportive con “solo” il 2% meno. I saldi seguiranno l’andamento negativo delle vendite prenatalizie, che hanno registrato un calo del 28%, per la prima volta sono calati anche gli outlet (-6%) e i centri commerciali (-8%), sono andati bene solo mercatini (+5%) ed E-Commerce (+13%). Anche quest’anno a Natale sono comparsi sotto l’albero i regali di seconda mano. Un regalo su tre è stato riciclato, il 15% è stato addirittura fai-da-te. Cresciuti del 10% anche i baratti agevolati dal sorgere in città di mercatini ed iniziative varie. Se il Natale è stato “triste” dal punto di vista dei consumi i saldi non faranno certo fare salti di gioia ad operatori e consumatori. Un situazione frutto anche dell’ostracismo delle associazioni di categoria e degli stessi commercianti che continuano, in anni di forte crisi economica e di sofferenza per le famiglie, a non voler andare incontro ai consumatori compensando il calo di vendite con l’aumento dei prezzi che in alcuni settori sono davvero esorbitanti ed ingiustificati. In quanto alle date di avvio dei saldi già da tempo affermiamo in maniera convinta ai vari livelli organizzativi che sarebbe opportuna un anticipazione così come avviene in altre realtà come Stati Uniti ed Inghilterra dove i saldi iniziano a ridosso o subito dopo le festività natalizie. Senza ostruzionismi da parte dei commercianti gli acquisti potrebbero essere superiori a quanto registrato fermo restando il fatto che ufficialmente non si vuole dare avvio alle vendite a saldo ma nella realtà vi è un proliferare di vendite promozionali pre, durante e post natalizie. Un negozio su due le ha fatte, beffando i consumatori dato che i saldi devono riguardare solo prodotti della stagione in corso mentre per le promozioni questa norma non è applicabile. In questo modo si truffano i consumatori. Pertanto è opportuno e necessario cambiare la normativa al riguardo. Altra osservazione sul proliferare di outlet nel territorio in concorrenza con i negozi tradizionali paradossalmente con la merce fornita dagli stessi. Ci chiediamo se forse non sarebbe il caso di rendere i prezzi più accessibili durante tutto l’anno anziché svendere agli stockisti e quindi alla concorrenza. Il periodo dei saldi è anche una “allettante” occasione per commercianti senza scrupoli di smerciare prodotti contraffatti, i sequestri effettuati in queste settimane dagli organi di controllo Guardia di Finanza e Carabinieri su tutti testimoniano un rischio reale: quello di essere truffati sia sotto l’aspetto economico ma soprattutto di veder minacciata la propria salute. In questo contesto auspichiamo maggiori controlli ma soprattutto la sottoscrizione di impegni con le associazioni di categoria.
In ultimo ma non di minore importanza alcuni consigli prima di avventurarsi nella giungla dei saldi. Per prima cosa fissate un badget da spendere onde evitare indebitamenti ripartendolo per gli articoli di cui effettivamente necessitate. Scegliete i capi da acquistare anche in considerazione di quelli già in possesso in modo da utilizzarli al meglio ed evitare inutili acquisti.

L’ADOC per preservare il consumatore da odiose “bufale” pubblica il decalogo di consigli anti-truffa, valido supporto nella scelta d’acquisto migliore.

1) Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Ma la grande novità è che non c’è più bisogno, come stabilito dall’art. 1495 del cod. civ., di denunziare “i vizi al venditore entro otto giorni dalla scoperta”. Il D.lgs n. 24/2002 ha stabilito, infatti, che il consumatore deve denunciare “al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto”.
2) Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. E' improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori anche se la crisi ha condizionato fortemente le vendite.
3) Girate. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.
4) Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.
5) Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi. Un commerciante non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.
6) Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
7) Negozi e vetrine. Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto “in modo chiaro e ben leggibile” (Dlg n. 114/98). Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla "nuova". Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
8) Prova dei capi: non c’è l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
9) Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito (o bancomat), il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
10) Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi all’Adoc di Brindisi contattando il numero S.O.S ADOC 3490733840, presso gli sportelli ADOC presenti sul territorio, oppure all’Ufficio Comunale per il commercio o ai Vigili Urbani.

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