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lunedì 7 marzo 2011



Sentiamo la necessità di esprimere il nostro punto di vista in merito all’O.d.g. proposto da alcuni consiglieri comunali di Brindisi inerente l’abbattimento della Tarsu per alcune categorie di cittadini e imprese. Interveniamo in quanto l’argomento è da tempo al centro della nostra attenzione in considerazione delle richieste più volte avanzate dai cittadini a seguito delle difficoltà economiche riscontrate quotidianamente. Proprio per alleviare tali difficoltà la riduzione della pressione fiscale è una leva su cui agire. Un’azione che sarà sempre più necessaria in prospettiva di quel federalismo che se non governato correttamente e se non saranno rimossi privilegi e combattute le diverse forme di elusione fiscale rischia di creare enormi danni al territorio. Condividiamo, pertanto, le premesse riportate nel documento circa l’analisi sulla grave crisi economica, la debolezza del sistema economico sociale del territorio ed il raffronto fatto con altre realtà simili alla nostra che si sono già mosse adottando misure di tutela anche se con qualche distinguo. Il nostro intervento, però, non è teso solo a condividere quanto richiesto ma piuttosto a mettere in guardia circa proposte che se attuate rischiano di creare ulteriori danni alla nostra economia ed ai cittadini. Ci riferiamo ad esempio al fenomeno dell’evasione che oltre a ridurre gli introiti derivanti dalla tassazione è un’utile lasciapassare per l’accesso a numerose prestazioni sociali. Ticket sanitari, pasti mensa, tasse universitarie, contributo affitti, canone case popolari ecc. sono spesso oggetto di numerose indagini da parte degli organi di controllo con l’emersione di dati preoccupanti. Non vorremmo che la riduzione della Tarsu o l’esenzione legata al reddito Isee fosse l’ennesima opportunità per non far pagare i “furbi” penalizzando chi ha realmente bisogno pur non avendo i numeri per accedere ad alcune prestazioni. Sappiamo benissimo che dalle tasse si finanziano servizi pubblici essenziali. Il rischio che corriamo è quello di assistere al gioco delle tre carte per cui si dà a chi non ne ha bisogno con la conseguenza di dover sopprimere o negare un servizio a chi è in sofferenza. Si può quindi aiutare chi ha bisogno combattendo l’evasione Tarsu recuperando risorse utili all’abbattimento degli importi delle cartelle o volendo essere più immediati applicando la Tia che tiene conto non dei metri di superficie delle abitazioni quanto del numero di componenti il nucleo famigliare. Riguardo l’esenzione o la riduzione della Tarsu per le imprese di nuova costituzione nutriamo dei seri dubbi gravati dai continui cambi di ragione sociale che alla luce delle proposte avanzate rischierebbero di aumentare a dismisura con danni enormi sia per i mancati introiti che per i mancati benefici in termini di occupazione e ricchezza prodotta. Invitiamo, pertanto, i rappresentati in seno al consiglio comunale a formulare proposte che portino benefici reali alla cittadinanza senza illusioni ma soprattutto senza ulteriori mortificazioni. Per concludere auspichiamo che si apra quanto prima nella città di Brindisi un dibattito per affrontare sprechi e situazioni di illegalità che penalizzano cittadini onesti la cui dignità non lascia spazio ad alcuna forma di protesta.

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