La decisione assunta
dall’amministrazione comunale di Brindisi di non disporre la chiusura delle
scuole, nella giornata di ieri, nonostante l’allerta meteo codice arancione/rosso,
emanata dalla Protezione civile, la riteniamo irresponsabile. Un giudizio, il
nostro, al netto di eventi catastrofici, che fortunatamente non si sono
verificati, che assume, quindi, maggiore importanza in quanto improntato non su
sterili strumentalizzazioni ma su concetti fondamentali che dovrebbero far
parte del patrimonio di chi ha il compito di amministrare la cosa pubblica. In
gioco vi è la tutela della salute e l’incolumità di migliaia di cittadini. Partiamo
dal presupposto che un’ allerta meteo di tale gravità con relative disposizioni della Protezione
civile non possa essere ignorata a
totale vantaggio di valutazioni che abbiamo difficoltà a comprendere.
Quanto sopra assume ancor più importanza nella nostra città considerati i
limiti infrastrutturali presenti e la mancanza di una manutenzione del territorio
e delle relative opere idriche - fognarie. Chiediamo a questo punto quale sia
il ruolo della Protezione civile se l’attività di studio, monitoraggio e
prevenzione possa essere oggetto di discrezionalità. Il rischio concreto è
quello di creare precedenti che per il futuro possono andare a condizionare l’impatto
di un’allerta meteo sull’opinione pubblica con effetti inimmaginabili. Fermo
restando quanto sopra chiediamo che l’amministrazione si faccia carico di un’azione
di sollecito nei confronti dei soggetti che a vario titolo risultano essere responsabili
( AQP, ARNEO, ECOLOGICA PUGLIESE ) delle attività di manutenzione e messa in
sicurezza del territorio. La stessa amministrazione comunale verifichi le
condizioni di sicurezza del verde e degli impianti di illuminazione e pubblicitari
posti lungo strade, piazze, parchi cittadini e nei plessi scolastici fortemente
sollecitati da vento e pioggia.
Nessun commento:
Posta un commento