Dopo oltre venti anni dall’emanazione della Legge n.23
del 1996 finalmente è stata presentata, dal Ministero dell’istruzione, l’anagrafe
dell’edilizia scolastica. Uno strumento aggiornato sullo stato del patrimonio edilizio scolastico propedeutico
ai fini degli interventi da effettuare per
il miglioramento delle strutture, sia dal punto di vista funzionale che della
sicurezza e del risparmio energetico.
Da una disamina delle schede relative agli edifici
scolastici presenti nel Comune capoluogo non pochi quelli bisognevoli di interventi
dall’impiantistica, alle strutture interne ed esterne e sugli infissi solo per
fare qualche esempio. Dati che trovano riscontro nelle cronache locali e nelle
problematiche con cui sono costretti a confrontarsi le famiglie, gli studenti e
gli stessi operatori del settore ad ogni inizio di anno scolastico. Un settore
che deve fare i conti con i ritardi accumulati negli anni, con l’assenza di una
programmazione in linea con i nuovi modelli organizzativi della scuola, con lungaggini
burocratiche oltre che con la carenza di risorse. Scuole chiuse ( Marinaio d’Italia),
interventi di efficientamento energetico annunciati e mai realizzati (Cervellati), impianti di riscaldamento vecchi ed obsoleti alimentati a gasolio,
spazi esterni, destinati ad attività ludiche, resi inaccessibili, sono solo alcune delle note
dolenti più volte denunciate dalla scrivente.
A fronte dell’attuale situazione i cittadini confidano in
una maggiore attenzione della pubblica amministrazione per la soluzione dei
problemi. Un indicatore importante di tale attenzione è la progettazione e l’accesso ai finanziamenti. Purtroppo le
aspettative vengono disattese quando come di recente si perdono importanti
opportunità.
E’ il caso dell’ Accordo di Programma Quadro Settore
Istruzione ‐ Intervento Recupero e riqualificazione del patrimonio infrastrutturale
degli istituti scolastici pugliesi Delibere CIPE n. 79/2012 e n. 92/2012. Con
determina dirigenziale settore LL.PP. del 7 Agosto 2015 n. 402 alcuni Comuni della
provincia di Brindisi sono stati destinatari, dopo aver presentato progetti
degni di attenzione, di risorse pari a 5.850.699,72 euro così di seguito
ripartite: Mesagne 1.000.000 euro, Sandonaci 966.362,49 euro, Villa Castelli 1.000.000
euro, Cisternino 744.444 euro, San Pancrazio Salentino 475.000 euro, Erchie 664.893,23
euro, Francavilla F.na 658.416 euro, San Michele S.no 1.000.000 euro,
Ostuni 950.000 euro, Torre S. Susanna 1.000.000 euro, S. Vito dei Normanni 1.000.000
euro, Torre S. Susanna 1.000.000 euro.
Se da una parte esprimiamo apprezzamento per il lavoro
svolto dalle varie amministrazioni destinatarie delle risorse dall’altra denunciamo
l’assenza del Comune di Brindisi. Una mancanza che ha ripercussioni non solo
sullo stato dell’edilizia scolastica ma anche sulla qualità dei servizi
scolastici offerti ai cittadini e, aspetto non di poco conto, sull'occupazione nel settore edile. Richiamiamo, dunque, chi di
competenza ad una maggiore attenzione sui temi della scuola nella speranza di
non dover più commentare mancate opportunità.
L’ADOC, a poche settimane dall’avvio del nuovo anno
scolastico, continuerà a monitorare la situazione e ad esercitare quell’azione
di stimolo nell’esclusivo interesse dei cittadini.
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