Non è con le
sanzioni che si educano i cittadini !!! Partiamo da questo assunto per
condannare fermamente le scelte adottate dall’amministrazione comunale di
Brindisi, nelle ultime settimane, relativamente alla questione rifiuti. In
entrambi le due ordinanze emesse riteniamo che non vi siano elementi di novità
rispetto anche al peggiore passato. Nessun affidamento, quindi, per il
miglioramento delle condizioni igieniche della città, del decoro e dei
risultati sulla raccolta. Di miglioramenti del servizio e del rispetto dei
capitolati da parte dell’azienda affidataria dell’appalto neanche a parlarne,
quindi, quella che dovrebbe essere una posizione sopra le parti della pubblica
amministrazione diviene ancora una volta uno schieramento deciso contro i
cittadini/contribuenti. A supporto di quanto andiamo affermando l’assenza di
dialogo, di servizi efficienti e di informazione anche quando parliamo di
sanzioni. Sbandierate a i quattro venti quelle a carico dei cittadini tenute secretate, qualora
effettuate, quelle per inadempienze contrattuali a danno della Società Monteco.
Immaginate se al lancio del sacchetto dal finestrino che ha destato tanto
scalpore facesse da contraltare il mancato ritiro dell’immondizia per giorni
interi, il numero non adeguato di cassonetti, il mancato lavaggio di strade,
pulizia degli arenili ecc. Ne avremmo un quadro su cui riflettere giungendo ad
un’unica considerazione vale a dire che le colpe di quanto stiamo subendo vanno
addebitate a tutti nessuno escluso e che quindi abbiamo bisogno, per voltare
pagina, di interventi che riguardino l’azione della pubblica amministrazione,
il lavoro dell’azienda e la collaborazione dei cittadini, con un distinguo:
questi ultimi non possono multare nessuno e quando denunciano non vengono ascoltati. In molteplici occasioni abbiamo avuto modo di
denunciare, anche con le precedenti amministrazioni, i punti deboli
dell’attuale metodo di raccolta e delle misure da mettere in campo per arginare
e possibilmente debellare i fenomeni preoccupanti legati alle discariche
abusive. In premessa le ordinanze fanno riferimento al decoro della città. Ci
chiediamo se sia decoroso effettuare il ritiro dei materiali da riciclare ed
autorizzare il rilascio di ingombranti in pieno giorno. Capitolo a parte
l’assenza di servizi come la raccolta degli oli esausti, previsto solo a
chiamata, e la mancata partecipazione, per diversi anni, del Comune di Brindisi
ai bandi emessi dalla Regione Puglia con i fondi dell’ecotassa, soldi anche dei
brindisini, per lo smaltimento dell’amianto. Ritornando alle sanzioni e al
dispiegamento di uomini in borghese della Polizia municipale per scovare gli
incivili un suggerimento: anziché sprecare tante energie, quando si intenderà
mettere la parola fine al degrado che ogni giorno si determina in piazza Maria
Ausiliatrice ed ogni Giovedì nel quartiere S. Elia con il mercato settimanale?
Situazioni evidenti che non hanno bisogno di “imboscate” ma solo di interventi.
Auspichiamo qualcosa di nuovo e non provvedimenti - spot con una
considerazione: se tutto ciò che sta avvenendo è frutto del pensiero del neo
assessore all’ambiente diciamo che non poteva esserci esordio peggiore.
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