L’ADOC di Brindisi esprime disappunto in riferimento alla decisione assunta
da parte dei commercianti del centro di Brindisi di non partecipare ai
festeggiamenti dei Santi Patroni attraverso il prolungamento dell’orario di
apertura al pubblico delle proprie attività. Un segnale negativo ed in
controtendenza con quanto più volte rivendicato in questi anni, vale a dire
maggiore visibilità e valorizzazione delle attività stanziali che ogni anno,
puntualmente, venivano mortificate dalla presenza di centinaia di bancarelle a
ridosso di ingressi e vetrine e per di più con la commercializzazione di
prodotti palesando una vera e propria
concorrenza sleale. La scelta dell’amministrazione di liberare i corsi
principali dalla presenza di ambulanti in risposta alle associazioni di categoria
e alla scrivente dopo il confronto avviato lo scorso anno va proprio nella
direzione di quanto auspicato ma a quanto pare, risolto un problema, rimane
tutta l’indisponibilità del commercio locale di fornire servizi ai consumatori
ed un’immagine di una città efficiente ed accogliente sotto tutti i punti di
vista. I precedenti legati all’arrivo di crocieristi, all’organizzazione di
eventi sino ad arrivare alle celebrazioni in atto parlano di un commercio,
molto probabilmente, pronto a sollevare barriere insormontabili quando si parla
di dare disponibilità e a cogliere invece opportunità quando si tratta di
acquisire provvedimenti amministrativi, incentivi e finanziamenti senza il
benché minimo sforzo, il riferimento è all’apertura al traffico di Corso
Garibaldi e ai bandi emanati dall’amministrazione comunale di Brindisi per la
riqualificazione e la sicurezza dei punti vendita. Auspichiamo un ripensamento,
al di là delle valutazioni sui costi - benefici di tale scelta, sicuramente a
guadagnarci sarebbe l’immagine di un settore ma anche di un’intera città
elemento che riteniamo di non poca importanza.
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