L’ADOC di
Brindisi esprime sdegno e disappunto per le modalità adottate per la nomina
degli scrutatori per l’elezioni comunali nella città capoluogo. Non ne facciamo
una questione politica, in quanto in tempi non sospetti avevamo chiesto
pubblicamente, con atti ufficiali indirizzati al Commissario Prefettizio, la
proclamazione tramite sorteggio solo ed esclusivamente per una questione morale
e di equità. Quello che più ci preoccupa, dando voce ad un sentimento comune a
migliaia di cittadini brindisini, nell’apprendere della nomina diretta, è il
fatto che, pur avendo adottato procedure previste dal regolamento, non si sia
sentito il dovere di evitare l’ennesimo atto discriminatorio che agevola amici,
parenti e conoscenti a discapito degli interessi generali. Non è certo un buon
viatico ed un buon biglietto da visita quanto avvenuto oggi per una classe
politica che molto probabilmente continua ad essere sorda dinanzi al grido di
sofferenza sociale e economica di migliaia di cittadini brindisini che versano
in stato di bisogno e che vedono preclusa qualsiasi opportunità. Se i
presupposti sono questi per una città che vuole identificarsi in un futuro
improntato sulla trasparenza, legalità ed equità sociale vorrà dire che le
delusioni sono già ben delineate all’orizzonte.
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RispondiEliminaNon voglio diffamare assolutamente nessuno, il mio era solo un disappunto alla sua lettera, come vede non sapevo neanche della carica ricoperta da sua moglie.
EliminaMale, prima di fare affermazioni si informi comunque farebbe bene a presentarsi!!!
RispondiEliminae questi sono articoli e commenti dell'anno scorso.E quest'anno?Chi sono i partiti che hanno voluto nominare per forza gli scrutinatori non facendo un sorteggio?
RispondiEliminaI personaggi sono sempre gli stessi così come i partiti che vi partecipano alla spartizione ci siamo stancati di denunciare sempre le stesse cose.
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