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martedì 27 marzo 2012

ADOC CHIEDE AZIONE CONTRASTO VENDITE ON LINE DI FARMACI E POSSIBILE SOLUZIONE RIDUZIONE 30% COSTO AL BANCO.


L’Adoc ha proposto la creazione di una task force congiunta di Associazioni dei consumatori e Ministero per contrastare la diffusione del fenomeno della vendita a distanza dei farmaci, che in Italia è illegale. Per stroncare il fenomeno l’Adoc chiede anche la riduzione del prezzo dei farmaci pari al 30%. “Occorre porre un freno all’acquisto di farmaci online – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – per stroncare questo fenomeno occorre abbassare i prezzi dei farmaci del 30%, portando i costi nella media europea. I prezzi dei farmaci in Italia sono troppo alti, finora il Governo non è mai intervenuto per combattere la speculazione delle case farmaceutiche, che in Italia hanno trovato i polli da spennare. Proponiamo al Ministro della Salute Balduzzi anche di creare una task force operativa, in collaborazione con le Associazioni dei consumatori, per contrastare la diffusione di tale fenomeno, ad oggi imente il mercato online, segnalando e denunciando ogni operatore che vende farmaci sul mercato italiano. Non solo, devono essere sanzionati anche le cliniche e i laboratori che comprano farmaci online bypassando i canali ufficiali, mettendo a repentaglio la salute dei cittadini. Casi come l’ultimo legato al sorbitolo non possono e non devono più ripetersi.” Per l’Adoc è in crescita la tendenza a preferire cure e soluzioni sanitarie low cost. “Anche e soprattutto attraverso i social shopping si sta sempre più diffondendo la sanità low cost – continua Pileri - Nell’ultimo anno circa il 30% degli italiani ha acquistato coupon, con sconti medi del 50% con punte fino al 90%, per effettuare check up completi, analisi del sangue e cliniche di vario genere, inclusi test allergologici. In un momento di crisi nera come l’attuale, con i conti che non tornano, non ci stupisce che i consumatori cerchino soluzioni economiche anche nel campo della salute. Ci preoccupa, al contempo, l’eventuale scarsa professionalità e serietà da parte delle strutture, private, che offrono sconti e promozioni. Come Adoc crediamo che sia opportuno che tali strutture vengano opportunamente valutate e verificate da parte del Ministero della Salute, di concerto con le Associazioni dei consumatori. Si potrebbe pensare ad apporre un bollino di qualità alle strutture ritenute idonee e competenti ad effettuare il servizio”.

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