Nonostante il notevole ritardo
accumulato, rispetto alla tabella di marcia prestabilita di circa otto mesi rispetto
all’avvio dei lavori iniziati il 30 aprile 2014, sembra non trovare soluzione
la vicenda legata alla trasformazione della centralissima Piazza Mercato. Il
risultato? Un’area, quella coperta, oggetto degli interventi che non è dato
sapere se nelle disponibilità dei commercianti e quindi dei consumatori o da
ritenere ancora un cantiere. In questo ultimo caso ci verrebbe da chiedere all’assessorato
competente come mai ne è consentito l’accesso e con quale criterio si è deciso
di attivare la vendita dei prodotti ittici e
non di quelli ortofrutticoli. La sensazione è che alla base della
mancata consegna dell’opera vi siano cause che esulano da aspetti puramente tecnici
e che attengono invece esclusivamente a motivazioni di carattere organizzativo
legato alla disponibilità degli esercenti a trasferirsi. Purtroppo, la storia
si ripete con l’utilizzo di risorse economiche per la realizzazione di opere inutili
che rischiano di scontentare tutti, commercianti e consumatori. Abbiamo sempre pensato, così
come puntualmente ribadito in sede di incontri, quando coinvolti, che le realtà
mercatali cittadine, specie quelle storiche, andrebbero preservate e tutelate anche
se attualizzate. Il lavoro, le tradizioni, la cultura non solo commerciale non
possono passare in secondo piano rispetto alla movida ma possono convivere ed integrarsi
considerati orari di esercizio e necessità differenti. Purtroppo, dopo la
decisione assunta con lo spostamento della piazza del rione Commenda, con i
risultati che sono sotto gli occhi di tutti e che non stiamo a rievocare, ora è la volta di Piazza mercato. Ricordiamo
che per l’esecuzione degli interventi sono state utilizzate risorse rivenienti
dal fondo regionale alimentato dai centri commerciali quale indennizzo per l’impatto
di tali realtà sugli esercizi di vicinato. Somme che, alla luce di quanto sta
avvenendo, rischiano di alimentare anziché sviluppo nuove forme di
desertificazione e di degrado di importati zone della città.
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