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domenica 31 agosto 2014

FESTEGGIAMENTI SS.PATRONI: LE OPINIONI DI ADOC


 
 
 
 
La scelte adottate dall’amministrazione comunale in occasione dei festeggiamenti per i Santi patroni della città, S. Teodoro D’ Amasea e S. Lorenzo da Brindisi, almeno stante le notizie di stampa, stimolano  alcune considerazioni. L’ADOC, nel ritenere positivo il percorso intrapreso negli ultimi anni finalizzato al miglioramento dell’importante appuntamento religioso, turistico e culturale, non condivide il dietrofront dell’amministrazione comunale che rischia di riproporre vecchie soluzioni e modelli organizzativi che inevitabilmente si ripercuotono negativamente sui visitatori, sui residenti e sugli operatori commerciali. Le associazioni non possono essere utilizzate alla bisogna o nelle emergenze né tantomeno il coinvolgimento può essere inteso come una formalità anzichè un’opportunità di crescita. Il confronto, lo si è dimostrato in questi anni, ha prodotto qualcosa consentendo di superare momenti di grossa difficoltà specie quando si è trattato di conciliare l’accoglienza di migliaia di visitatori con esigenze di sicurezza ed offerta di servizi. Si è persa, quindi, un’occasione per passare dalle emergenze alla programmazione per sostenere un avvenimento non solo religioso ma anche culturale e sociale nel segno della tradizione. Purtroppo di crescita, organizzazione ed ottimizzazione dei servizi non si riscontra traccia ma solo passi indietro. Li registriamo rispetto all’organizzazione e alla collocazione delle postazioni di vendita con un ritorno alle bancarelle e su Corso Garibaldi. Ci chiediamo a questo punto se si riproporranno i problemi relativi alla convivenza con le attività commerciali stanziali, se riappariranno i generatori di corrente e i mezzi degli ambulanti sui marciapiedi o nelle vie attigue e se assisteremo di nuovo a situazioni di degrado sporcizia e bivacco. Di azioni atte a valorizzare le attività commerciali esistenti e le produzioni locali neanche l’ombra. Ed è così che la festa patronale, che attrae ogni anno decine di migliaia di visitatori, per diversi giorni, anziché divenire un momento di promozione del territorio può rappresentare l’ennesima occasione persa. Da anni auspichiamo un’integrazione dei festeggiamenti con la realtà urbana del centro valorizzandone il patrimonio storico/architettonico e la rete commerciale il tutto nel rispetto dei cittadini residenti che richiedono a gran voce servizi potenziati ed oltremodo efficienti in occasione di tali avvenimenti. Lotta alla contraffazione, la realizzazione di un’area di vendita e di promozione dei prodotti e della tradizione culinaria locale ed una per la valorizzare dei prodotti e delle culture dei popoli sono aspetti su cui bisogna necessariamente lavorare ma oltre agli auspici, alla luce di quanto stiamo registrando, ci pare difficile immaginare percorsi in tali direzioni.  

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