La scelte
adottate dall’amministrazione comunale in occasione dei festeggiamenti per i Santi
patroni della città, S. Teodoro D’ Amasea e S. Lorenzo da Brindisi, almeno
stante le notizie di stampa, stimolano alcune considerazioni. L’ADOC, nel ritenere positivo
il percorso intrapreso negli ultimi anni finalizzato al miglioramento dell’importante
appuntamento religioso, turistico e culturale, non condivide il dietrofront dell’amministrazione
comunale che rischia di riproporre vecchie soluzioni e modelli organizzativi
che inevitabilmente si ripercuotono negativamente sui visitatori, sui residenti
e sugli operatori commerciali. Le associazioni non possono essere utilizzate
alla bisogna o nelle emergenze né tantomeno il coinvolgimento può essere inteso
come una formalità anzichè un’opportunità di crescita. Il confronto, lo si è
dimostrato in questi anni, ha prodotto qualcosa consentendo di superare momenti
di grossa difficoltà specie quando si è trattato di conciliare l’accoglienza di
migliaia di visitatori con esigenze di sicurezza ed offerta di servizi. Si è
persa, quindi, un’occasione per passare dalle emergenze alla programmazione per
sostenere un avvenimento non solo religioso ma anche culturale e sociale nel
segno della tradizione. Purtroppo di crescita, organizzazione ed ottimizzazione
dei servizi non si riscontra traccia ma solo passi indietro. Li registriamo
rispetto all’organizzazione e alla collocazione delle postazioni di vendita con
un ritorno alle bancarelle e su Corso Garibaldi. Ci chiediamo a questo punto se
si riproporranno i problemi relativi alla convivenza con le attività
commerciali stanziali, se riappariranno i generatori di corrente e i mezzi degli
ambulanti sui marciapiedi o nelle vie attigue e se assisteremo di nuovo a
situazioni di degrado sporcizia e bivacco. Di azioni atte a valorizzare le
attività commerciali esistenti e le produzioni locali neanche l’ombra. Ed è
così che la festa patronale, che attrae ogni anno decine di migliaia di
visitatori, per diversi giorni, anziché divenire un momento di promozione del
territorio può rappresentare l’ennesima occasione persa. Da anni auspichiamo
un’integrazione dei festeggiamenti con la realtà urbana del centro valorizzandone il patrimonio storico/architettonico
e la rete commerciale il tutto nel rispetto dei cittadini residenti che
richiedono a gran voce servizi potenziati ed oltremodo efficienti in occasione
di tali avvenimenti. Lotta alla contraffazione, la realizzazione di un’area di
vendita e di promozione dei prodotti e della tradizione culinaria locale ed una
per la valorizzare dei prodotti e delle culture dei popoli sono aspetti su cui
bisogna necessariamente lavorare ma oltre agli auspici, alla luce di quanto
stiamo registrando, ci pare difficile immaginare percorsi in tali direzioni.
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