Trovano conferma, in alcune
note di stampa, le nostre preoccupazioni circa l’organizzazione del servizio
mensa nel Comune capoluogo. Ai ritardi temporali registrati rispetto l’avvio
dell’anno scolastico si sommano aspetti organizzativi legati alla mancata
aggiudicazione della gara di appalto a causa di contenziosi che nella nostra
città sembrano essere divenuti una consuetudine, non si riesce a capire se per
carenze nella predisposizione dei bandi di gara o altro; aspetti su cui sarebbe
opportuno che qualcuno facesse chiarezza per non esporre ulteriormente la città
a costosi contenziosi giudiziari e a disservizi. Sta in fatto che anche nel caso del bando per
l’aggiudicazione del servizio mensa scolastico siamo a commentare ricorsi tra aziende partecipanti
con il risultato che a pagarne le spese sono sempre e comunque i cittadini. Le soluzioni
prospettate dall’amministrazione comunale per governare la fase del contenzioso
non ci convincono e le rigettiamo in quanto
le riteniamo un danno per l’utenza sia sotto l’aspetto organizzativo che
della qualità oltre che economico. Non è
con soluzioni pasticciate che si risolvono i problemi. Nello specifico preso
atto della decisione assunta da parte dell’amministrazione comunale di affidare
il servizio alla R&R Puglia, pare con sede operativa prescelta nella città
di Lecce, nelle more del pronunciamento del TAR ci chiediamo come sarà garantita la qualità dei pasti considerato
che parliamo di un centro cottura ubicato ad oltre quaranta chilometri di
distanza da Brindisi e con prevedibili tempi di consegna che potrebbero traguardare
sino alle due ore tenuto conto della preparazione e confezionamento dei cibi, al
carico dei mezzi, alla percorrenza sino all’accesso in città e la consegna
istituto per istituto. Distanza chilometrica che in precedenti bandi è stata
oggetto persino di acceso confronto ed un elemento imprescindibile ai fini
della garanzia e la qualità del servizio. Ci chiediamo, inoltre, come saranno
garantiti i controlli considerato che negli anni passati c’è stata, almeno
sulla carta, la costituzione di una commissione mensa composta dai genitori,
stessa cosa vale per i funzionari comunali preposti al controllo ed al
monitoraggio. Inoltre, visti i disservizi registrati negli anni addietro circa
la registrazione dei buoni mensa, ai fini della preparazione e la consegna dei
pasti, cosa accadrà con una struttura situata a così grande distanza? Ultimo
aspetto ma non di minore importanza i costi del servizio. Ai cittadini viene
chiesto il pagamento di un ticket a fronte di un servizio che va in gran parte finanziato e che prevede tra
l’altro la realizzazione di un centro cottura che nelle intenzioni dell’amministrazione
comunale rimarrebbe in dotazione alla città anche in caso di nuove
aggiudicazioni. La mancata realizzazione dello stesso può comportare risparmi
rispetto a quanto preventivato? Inoltre, perché attendere il parere del TAR e
non iniziare a realizzare le strutture? Perché si è scelto di inserire nello
stesso bando la realizzazione di una infrastruttura e l’aggiudicazione di un
servizio? L’ADOC ritiene utile ogni sforzo dell’amministrazione al fine di
avviare i lavori per non perdere ulteriore tempo e per risolvere le criticità
denunciate, annunciando sin da ora pieno sostegno alla lotta che le famiglie
intenderanno intraprendere a tutela dei propri figli e dei propri interessi.
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