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lunedì 23 settembre 2013

Aperture dei negozi: le considerazioni di ADOC

                                               


Sono in corso, in queste settimane, i lavori della commissione parlamentare attività produttive, commercio e turismo che sta discutendo l’ordine del giorno relativo alla cancellazione dell’art. 31 del DL 201/2011 inerente la liberalizzazione degli orari di apertura dei negozi. L’ADOC di Brindisi, in linea con quanto esternato ai vari livelli organizzativi, si dichiara contraria ad ogni ipotesi di revoca di tale provvedimento in quanto in un periodo di forte crisi economica risulta essere l’unico strumento legislativo messo in atto per garantire maggiori opportunità ai consumatori ma anche e soprattutto ai tanti commercianti che possono valorizzare ed ottimizzare  ulteriormente i propri investimenti. Non comprendiamo la presa di posizione di alcune associazioni di categoria che vogliono, a nostro avviso, uniformare in negativo l’intero settore impedendo a chi ne ha voglia ed interesse di poter fornire un servizio senza ulteriori vincoli che hanno di fatto determinato nel tempo enormi disastri per l’economia del Paese e del territorio. Quanto previsto dalla legge non è un obbligo ma un’opportunità e non è alzando le barricate che si difendono i settori di appartenenza. L’esperienza insegna che la flessibilità negli orari di apertura, dando ampie possibilità di poter modulare i propri acquisti, hanno consentito di intercettare bisogni ed esigenze dei consumatori pronti a rivolgersi lì dove hanno risposte ai loro bisogni sia in termini di costi che di servizi, il boom di acquisti on line, nuova frontiera del commercio con volumi di svariati miliardi di euro, ne è la testimonianza. L’ADOC ritiene che il voler condizionare abitudini e stili di vita dei cittadini oltre ad essere anacronistico può risultare dannoso per un’economia già in forte sofferenza.           

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