Foto Sig. Carlucci Mario |
Non
c’è giorno in cui non pervengono, presso la sede provinciale dell’ADOC di
Brindisi, segnalazioni, da parte di cittadini, che lamentano lo stato di
degrado e di abbandono in alcune zone della città relativamente alla pulizia di
spazi pubblici e alla cura dell’igiene e smaltimento rifiuti. Una situazione
che determina non solo disagi e disservizi per i cittadini ma anche danni economici per gli operatori economico – commerciali,
premesso che gli sforzi organizzativi ed economici compiuti per garantire
condizioni di igiene e sicurezza nei locali, in particolar modo quelli del
settore ristorazione e somministrazione di bevande, che fruiscono di spazi
all’aperto pagati a caro prezzo, devono fare i conti con odori insopportabili,
sporcizia e l’invasione di insetti, blatte e topi. Tutto ciò nonostante sia
stato ufficializzato un calendario di interventi da parte dell’assessorato
competente e della società affidataria del servizio. Interventi evidentemente
mal eseguiti sia in termini di frequenza ma anche e soprattutto nelle modalità
visto i risultati. Un tempo eravamo soliti assistere all’apertura dei tombini,
alla pulizia e la relativa disinfettazione, al lavaggio dei cassonetti e delle
strade. Oggi ci dobbiamo accontentare di interventi
superficiali sia nelle modalità che nei risultati. Stessa cosa dicasi con la
pulizia delle spiagge. Gli ultimi sono stati giorni difficili sia per i
bagnanti ma anche per gli operatori del settore balneare intenti a tenere
puliti i loro arenili ma costretti a
doversi confrontare con spazi confinanti lasciati nel completo
abbandono, invasi da rifiuti ed alghe. A questo punto ci chiediamo chi vigila
sui servizi resi con i soldi dei
contribuenti e sulle condizioni igieniche della città ma soprattutto ci viene
da pensare se quanto andiamo denunciando, da ormai troppo tempo, sia frutto di
un modo diverso di intendere la città o da un lassismo gestionale che
sinceramente non tolleriamo. Auspichiamo interventi ed una presa di posizione
da parte dell’amministrazione comunale.
UFFICIO STAMPA ADOC
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