BENVENUTI!!!

Benvenuti, oggi iniziamo una nuova esperienza che ci vedrà impegnati al vostro fianco nelle piccole e/o grandi problematiche quotidiane...

giovedì 2 maggio 2013

Stagione balneare 2013: stessa spiaggia stesso mare!?!?



                                                             

Così come ogni anno commentiamo l’entrata in vigore dell’ordinanza balneare emessa dalla Regione Puglia, con la stessa puntualità siamo costretti ad esaminare situazioni di degrado per ritardi accumulati dalla pubblica amministrazione oltre a disservizi di varia natura. Intanto dal 1 Maggio è consentita l’apertura al pubblico per la balneazione, termine fissato per la chiusura il 30 settembre. Un periodo suscettibile di modifiche ma che comunque non può prevedere aperture oltre il 25 Maggio e chiusure non prima del 8 Settembre. Nel prendere visione dell’ordinanza l’impressione che abbiamo è di rileggere un libro dei sogni, almeno stante quanto avviene puntualmente nella nostra realtà, viste le numerose violazioni registrate negli anni e alla luce di quanto abbiamo avuto modo di constatare anche di recente. La nostra attenzione è rivolta alla cura e la tutela ambientale della costa, all’accessibilità delle spiagge libere e alla loro infrastrutturazione, alla sicurezza e all’offerta di servizi. Prendiamo atto che ancora una volta i cittadini dovranno fare i conti con il problema della falesia e con intere zone interdette alla balneazione per problemi di sicurezza. A ciò aggiungiamo il mancato avvio di interventi di bonifica di aree già oggetto di progetti di recupero finanziati come nel caso di Torre testa per poi giungere all’area  ridosso di Sbitri che versa in una situazione di pari emergenzialità ambientale. Ritornando all’ordinanza balneare non ci risulta siano stati programmati interventi per garantire il servizio di salvataggio, i servizi igienici e di primo soccorso, l’accesso ai diversamente abili ( art. 1 comma 9/b - c) attraverso il posizionamento di apposite pedane amovibili se così non fosse oltre a prenderne atto saremo i primi ad esprimere apprezzamento per la risoluzione di problemi che assumono grande importanza per i cittadini. Prevediamo, stante quanto avvenuto già in questi giorni, l’ennesima discussione sullo stoccaggio - smaltimento delle alghe; auspichiamo quanto prima un’ordinanza che in tempo utile stabilisca modalità e luoghi in cui depositare evitando quanto avvenuto in questi anni vale a dire l’occupazione, in ritardo, di spazi fruibili o comunque  a ridosso di spiagge siano esse pubbliche o private. Inoltre, denunciamo per lunghi tratti oltre i 150 mt lungo la costa nord l’inaccessibilità dovuta a recinzioni realizzate sia ad opera di privati che di enti. In questo caso il Comune di Brindisi ha l’obbligo di garantire l’accesso diretto e di promuovere l’attività amministrativa finalizzata alla realizzazione degli accessi ( art. 1 comma 9/d). Sul fronte della sicurezza stradale e la viabilità tema ormai noto è la carenza di aree di sosta con la conseguente occupazione della sede stradale da parte di mezzi privati soggetti a sanzioni ma anche ad atti vandalici e delinquenziali, già si registrano i primi furti.  Prooniamo a ridosso della spiaggia libera di “acque chiare” di poter rendere fruibile il parcheggio del complesso residenziale, già realizzato, in prossimità dell’albergo premesso che ci risulta essere il Comune di Brindisi il custode giudiziario ed in considerazione della fattibilità dell’operazione sulla falsa riga di quanto si è tentato di realizzare con i locali ex Upim. Sempre in zona riteniamo utilizzabile un’area demaniale sterrata a ridosso di Sbitri. Per quanto riguarda “Giancola” porzione di terreno a ridosso dell’area archeologica riteniamo possa divenire utile allo scopo. Per concludere l’ex lido poste sul cui fronte è disponibile un’area privata utilizzata già in passato con finalità per il parcheggio. Alla stagione balneare prestiamo grande attenzione per le note difficoltà che le famiglie brindisine vivono alleviate parzialmente dalla possibilità di poter vivere un’atmosfera vacanziera a due passi dalla città con costi accessibili ma anche per le migliaia di cittadini che traslocano presso le proprie residenze estive e che si aspettano livelli di qualità dei servizi commisurati alla pressione fiscale sostenuta. Per le motivazioni sopra espresse l’ADOC auspica provvedimenti da parte  dell’amministrazione comunale di Brindisi.                  

Nessun commento:

Posta un commento