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mercoledì 22 maggio 2013

BRINDISI...CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA: LA POLITICA PENELOPEIANA DICE ADDIO ALLE AMBIZIONI DI UNA CITTA'!!!

               



In riferimento alla delibera di giunta comunale n.171  del 20 Maggio 2013, avente per oggetto la candidatura della Città di Lecce a Capitale Europea della cultura per il 2019 l’ADOC di Brindisi ritiene utile alcune considerazioni. Pensiamo che l’atto di giunta adottato di fatto sconfessa ancora una volta la volontà della pubbliche amministrazioni locali di dare nuove prospettive alla crescita culturale ed economica del territorio di Brindisi sancendo definitivamente la fuoriuscita del Capoluogo di provincia dal confronto con altre città europee. Nello specifico al di fuori delle possibilità di poter essere riconosciuta Brindisi capitale europea della cultura, forte delle iniziative avviate in questi anni e riportate in delibera,  il fatto di rinunciare,  a priori, al confronto con altre realtà riteniamo sia una decisione inaccettabile che rilega ancora una volta la nostra città ai margini del contesto culturale non solo nazionale ma anche e soprattutto europeo vista la presenza confinate di importanti realtà socio culturali del mediterraneo.
 

Ne facciamo una questione di mancate opportunità per le nuove generazioni mirate a nuove e differenti prospettive ma anche per liberarle dal gravare di ataviche, profonde e colpevoli lacune dal punto di vista non solo culturale. L’aver determinato, senza un confronto preliminare con i cittadini, che in questi anni sono stati più volte sollecitati ad esprimersi sulla necessità di investire ingenti risorse economiche in attività di promozione turistico - culturale, creando anche divisioni riteniamo non sia condivisibile.  La scelta di promuovere Lecce capitale della cultura 2019 lo interpretiamo non solo come una legittimazione di una città che comunque, va dato atto, ha fatto molto in questi decenni in questo settore ma nel contempo un segno di resa da parte di chi anziché valorizzare il proprio patrimonio lo svilisce abbandonandolo a se stesso. Non ci rimane che accontentarci della dialettica, di sostanza neanche a parlarne, ci chiediamo, dunque, quando arriverà il giorno in cui sarà riconosciuta la giusta dignità, più volte rivendicata, al nostro territorio?!?!      


Brindisi li,  22 Maggio 2013 

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