BENVENUTI!!!

Benvenuti, oggi iniziamo una nuova esperienza che ci vedrà impegnati al vostro fianco nelle piccole e/o grandi problematiche quotidiane...

mercoledì 10 ottobre 2012

Servizi non richiesti, Antitrust multa T-Plus

                               

L’Antitrust ha multato T-Plus, società fornitrice di servizi interattivi per la telefonia mobile, per pratica commerciale scorretta: si tratta di servizi non richiesti via SMS. Il caso è quello del concorso a premi denominato “Il Vincente”, attraverso cui l’utente rispondeva ad una domanda inviatagli via SMS del tipo: “Puoi vincere 1000 euro se rispondi ora, chi presenta la prova del cuoco: Clerici o Conti? Invia subito 1 sms a 4883887”.
Rispondendo a questo messaggio con un altro SMS il consumatore attivava in modo automatico un servizio in abbonamento dal costo di 1 euro ad sms, senza che venivano ulteriormente specificati contenuti e frequenza dei messaggi e, quindi, il costo complessivo dell’abbonamento settimanale di 5 euro.
T-Plus ha decurtato automaticamente, dal credito telefonico dei consumatori, e senza il loro pieno consenso, il costo del servizio, attivato tramite la semplice risposta alla domanda del concorso. L’sms è stato inviato tra dicembre 2011 e gennaio 2012 dalle numerazioni 4883887 e 4864862, facenti capo rispettivamente a Vodafone in qualità di SP (Service Provider) e Telecom Italia. Gli sms complessivamente inviati dalla numerazione 4883887 a singole utenze sono stati dai 100.000 ai 500.000. Le disattivazioni sono state dalle 10.000 alle 30.000.
Secondo l’Autorità il messaggio pubblicitario di aggancio inviato con l’sms, attraverso la dicitura “Puoi vincere 1000 euro se rispondi ora”, è finalizzato a spingere il consumatore ad un’attivazione del servizio in abbonamento non pienamente consapevole ed informata. L’invio di un semplice sms di risposta alla numerazione indicata nel messaggio di aggancio, infatti, ha l’effetto immediato di attivare un servizio in abbonamento sull’utenza del consumatore, il quale subisce l’automatica decurtazione del proprio credito telefonico ad ogni successivo messaggio ricevuto.
Non valgono a sanare gli effetti prodotti, in particolare il vulnus arrecato alla libertà del consumatore di assumere una decisione commerciale consapevole, le informazioni sulla natura del servizio e sui costi applicati dall’operatore indicate nel secondo messaggio (quello di benvenuto) atteso che all’atto della ricezione di tale messaggio l’abbonamento risulta già attivato, essendo sufficiente a tal fine il mero invio della risposta al quiz, cui il consumatore era stato precedentemente indotto a ritenere di partecipare.
Inoltre, se il consumatore inconsapevole non si attiva a richiedere la tempestiva disattivazione del servizio continuerà a ricevere sms contenenti domande a facili quiz la cui semplice ricezione comporterà l’automatica decurtazione di 1 euro per ciascun successivo sms.
Fonte Help Consumatori

Nessun commento:

Posta un commento