Il low cost è entrato anche nel settore sanitario, soprattutto nelle forme del turismo dentale, che interessa secondo l’Adoc circa l’1% degli italiani, e i social shopping, con cui è possibile effettuare analisi cliniche pagando fino al 90% in meno. “Circa 5-6 milioni di italiani negli ultimi due anni sono andati all’estero, soprattutto nell’Est Europa, a fare turismo dentale – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – spinti dai prezzi molto più convenienti, visto che in media si spende la metà se non un terzo per le cure odontoiatriche, e dalla scarsità di polizze malattia e coperture assicurative in grado di coprire adeguatamente le spese mediche sostenute qui in Italia. Anche attraverso i social shopping si sta sempre più diffondendo la sanità low cost. Nell’ultimo anno circa il 30% degli italiani ha acquistato coupon, con sconti medi del 50% con punte fino al 90%, per effettuare check up completi, analisi del sangue e cliniche di vario genere, inclusi test allergologici. In un momento di crisi nera come l’attuale, con i conti che non tornano, non ci stupisce che i consumatori cerchino soluzioni economiche anche nel campo della salute. Ci preoccupa, al contempo, l’eventuale scarsa professionalità e serietà da parte delle strutture, private, che offrono sconti e promozioni. Come Adoc crediamo che sia opportuno che tali strutture vengano opportunamente valutate e verificate da parte del Ministero della Salute, di concerto con le Associazioni dei consumatori. Si potrebbe pensare ad apporre un bollino di qualità alle strutture ritenute idonee e competenti ad effettuare il servizio”.
quanto mi piacerebbe fosse vero, mi fido di voi, fatevi sostenotori ascoltati dei nostri problemi. chi ha malati in famiglia sa di che stiamo parlando
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