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mercoledì 1 febbraio 2012

MUTUI: ABI, AL VIA TERZA PROROGA SOSPENSIONE RATE FINO A LUGLIO 2012.


Gli eventi in base ai quali può essere chiesta la sospensione devono verificarsi entro il 30 giugno 2012. Questo è quanto stabilito dal nuovo Accordo firmato dall’Associazione bancaria italiana e 13 Associazioni dei Consumatori, tra cui Adoc, che ripropone quanto stabilito a luglio scorso, al momento della seconda proroga semestrale.
Nell’attesa di esaminare congiuntamente un quadro di possibili misure strutturali di sostegno alle famiglie, quest’ultima proroga si è resa necessaria per supportare ancora i nuclei che dovessero trovarsi in situazione di momentanea difficoltà. In questo ambito, si riconferma la volontà di continuare a sostenere il dialogo e la collaborazione tra banche e Associazioni dei consumatori e la rinnovata attenzione del settore a favore delle famiglie nel contesto dell’attuale crisi.
Le parti firmatarie hanno concordato che: l’arco temporale entro il quale si devono verificare gli eventi che determinano l’avvio della sospensione è prorogato al 30 giugno 2012; le domande possono essere presentate entro il 31 luglio 2012; sulla base delle disposizioni di vigilanza per le banche, per l’accesso alla misura di sospensione, l’arco temporale per la definizione di ritardo nel pagamento delle rate è rimodulata a 90 giorni; alla sospensione delle rate dei mutui potranno essere ammesse soltanto le operazioni che non ne abbiano già fruito.
Nel frattempo, secondo gli ultimi dati disponibili, al 30 novembre 2011, le banche hanno sospeso oltre 55.000 mutui, pari a circa 7 miliardi di debito residuo, garantendo alle famiglie interessate una liquidità complessiva di oltre 420 milioni di euro, pari a 7.636,00 € a famiglia.
Con la terza proroga, l’iniziativa sulla sospensione delle rate di mutuo si avvia alla sua conclusione e impegna le parti a promuovere un confronto congiunto con gli altri soggetti partecipanti al Tavolo di attuazione del "Piano Famiglie" – al quale è invitato a partecipare anche il Ministero dell’Economia e delle Finanze - al fine di promuovere le possibili sinergie e di verificare i possibili miglioramenti da apportare al funzionamento delle altre misure di sostegno previste dal Piano Famiglie.



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