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lunedì 5 dicembre 2011

Consumi di Natale 2011





Tra incertezze per il futuro, una situazione economica insostenibile ed una manovra economica che direttamente o indirettamente mette le mani nelle tasche rappezzate degli italiani, il regalo più desiderato per il Natale 2011, al di là dei sondaggi, è il lavoro e la serenità perduta. Per chi vive la città percepisce le difficoltà che migliaia di nostri concittadini vivono quotidianamente. Le festività natalizie un tempo periodo molto atteso per assecondare desideri e manie di acquisto a “tutti i costi” oggi diviene un utile banco di prova per testare lo stato di salute economica di una realtà. Dopo i timidi segnali di ripresa dei consumi nel Natale 2010 quello di questo anno segnerà di nuovo un’inversione di tendenza in linea con la situazione di incertezza e di austerità dettata dalla crisi economica. Questo anno la spesa media per famiglia sarà di 250 euro oltre il 25% in meno rispetto al 2010. E’ presto per dirlo ma la manovra economica varata dal Governo tra aumenti e l’introduzione di nuove tasse di fatto predispongono le famiglie alla prudenza nella gestione delle seppur minime risorse disponibili. Sarà difficile quest’anno inquadrare i consumi in un determinato periodo dell’anno coincidente con le festività natalizie. In molti hanno già provveduto in queste settimane all’acquisto di varie tipologie di regali approfittando delle offerte proposte in città da diversi esercizi commerciali. Abbigliamento ma anche complementi di arredo per la casa e tutto ciò non rientra nel superfluo sono ormai nelle attenzioni dei consumatori brindisini. Rispetto all’anno passato non va in soffitta l’uso di regali riciclati ed inutilizzati. Una tendenza che deve essere da monito a quanti decidono di fare un pensierino a prescindere dall’effettiva utilità. Il consiglio che diamo è di rientrare nel budget previsto cercando di conciliare il gesto con l’effettiva utilità. Il proliferare di mercatini in città è sintomatico della presenza nelle case di cose inutili o inutilizzate. Sul versante alimentare occhio alla composizione dei cestini natalizi. In molti casi il contenuto non giustifica il prezzo richiesto. In guardia, quindi, sulla qualità dei prodotti e sulle quantità. Sarebbe utile comporre le confezioni con prodotti locali ve ne sono in commercio di ottima qualità a prezzi concorrenziali; prevediamo, quindi, un incremento degli acquisti proprio di questi prodotti per confermare il trend di crescita avuto già lo scorso anno. Capitolo a parte i regali per i più piccoli. Un settore che in questo periodo dell’anno subisce un incremento di vendite notevole con acquisti che il più delle volte non tengono più conto della valenza ludica ed educativa del bene quanto della sua pubblicizzazione. In commercio vi sono articoli di ottima qualità a prezzi accettabili basta non farsi prendere dalla frenesia dell’acquisto stando attenti alle offerte proposte specie dai grandi magazzini che propongono tra l’altro la conversine sino al 30% della spesa effettuata in buoni acquisto.
Segnano il passo i prodotti Hi Tech non tanto nel settore telefonia, agevolato da proposte contrattuali che prevedono nuovi telefonini in dotazione “gratuita” quanto nel settore audio video anche in considerazione della scarsa offerta presente sul mercato a causa della chiusura di importanti aziende internazionali. Comunque il Natale 2011 per quanto riguarda il settore video catturerà comunque l’attenzione dei consumatori in previsione dello switch off del segnale da analogico a digitale previsto nel 2012, un utile occasione per rinnovare vecchi televisori a tubo catodico o comunque non dotati di ricevitore digitale. L’abbigliamento, eccezion fatta per gli accessori, non è più oggetto di attenzione nella scelta dei regali. L’approssimarsi del periodo dei saldi oltre alle temperature miti rendono meno attraente il settore anche in considerazione dei prezzi alti proposti al pubblico.
Prendono sempre più piede le vendite on line non solo di oggetti nuovi ma anche usati in media la spesa è di 20 – 40 euro. Dal punto di vista del budget, invece, il 35% spenderà tra i 20 e i 40 euro per un singolo regalo, il 55% limiterà la spesa ad un massimo di 20 euro, mentre solo il 10% spenderà oltre di 60 euro. Cresce l’indebitamento, promozioni legate al compri oggi e paghi dopo mesi rimandano solo di qualche mese il problema creando alla scadenza enormi difficoltà per i consumatori. Il consiglio è quello di fare affidamento a risorse certe disponibili.
Fermo restando i provvedimenti del Governo riteniamo che l’utilizzo della tredicesima servirà per l’80% a pagare le scadenze mensili, per una detassazione più volte reclamata pensiamo non ci sia più né volontà, né tempo. Con lo sgravio invece ci sarebbe stata maggiore disponibilità economica per incentivare i consumi e quindi l’acquisto dei regali.

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