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giovedì 29 settembre 2011

Caro scuola: aumentano le segnalazioni.





L’ADOC esprime disappunto in merito alle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dal Provveditore agli studi di Brindisi intervenuto per placare la protesta dei genitori circa le richieste rivolte dalla quasi totalità degli istituti scolastici finalizzate all’acquisto e/o consegna di materiale didattico e non solo. Molto probabilmente non è stato colto il segnale di disagio lanciato dalle famiglie impossibilitate a far fronte a spese extra non dovute specie se parliamo di servizi e materiali che dovrebbero essere garantiti nella scuola dell’obbligo. Non è quindi la modalità di partecipazione alle spese che va chiarita o disciplinata quanto le richieste che non dovrebbero neanche essere sottoposte al vaglio dell’approvazione di un consiglio di Istituto poiché illegittime. Continuano, intanto, a prevenire nella nostra sede provinciale le proteste dei genitori come nel caso del 7° circolo. In questo caso dobbiamo dire che si è andati oltre con l’impiego anche se volontario dei genitori per il ripristino delle condizioni minime di vivibilità ed agibilità degli ambienti scolastici, l’acquisto di magliettine riportanti il logo dell’istituto ( ad oggi si stanno utilizzando quelle dell’anno passato in attesa del nuovo ordine), il già citato diario scolastico corredato di sponsor e patrocinato dal Comune di Brindisi, assicurazione, acquisto libri ecc. Tirate le somme ad oggi le famiglie hanno sostenuto spese per oltre trentuno euro e siamo solo all’inizio. Ma in altri plessi non va certo meglio se pensiamo al I° Circolo “Perasso” in cui si ripete la richiesta di “Scottex”, sapone liquido, colori e tutto quanto necessario per lo svolgimento dell’attività scolastica. Rinnoviamo quindi l’invito al Provveditorato a voler meglio approfondire l’argomento non per fissare nuove modalità di pagamento, nessuno ha mai messo in discussione l’utilizzo delle somme, ma per arginare un fenomeno che mette in difficoltà economica le famiglie. Chiediamo inoltre che si faccia qualcosa per abbattere le spese che le famiglie sostengono annualmente. Pensiamo all’esperienza del “Book in Progress” dell’Istituto “Majorana” che potrebbe essere mutuata oltre che da altri istituti di pari grado anche dalle scuole medie con enormi benefici per le famiglie interessate. Una riflessione è d’obbligo: con le trenta euro spese ad oggi nel 7° Circolo le famiglie dei ragazzi del “Majorana” hanno avuto garantito il materiale didattico per un intero anno scolastico. Dovesse concretizzarsi quanto da noi auspicato la scuola avrebbe colto un occasione importante per lanciare forte segnale che va nella direzione del rafforzamento di un istituzione protesa all’inclusione sociale e non all’emarginazione, cosa purtroppo che rischia di verificarsi alla luce di difficoltà economiche che condizionano percorsi e scelte formative delle future generazioni.

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