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martedì 5 aprile 2011

NO AL CDR A CERANO!!!


A distanza di pochi giorni dall’attivazione di un “punto informazione” della Società Monteco in Piazza Raffaello al Rione S. Elia, fortemente voluto dall’ADOC in risposta alle richieste dei residenti emerse nel corso dell’iniziativa “Dal rifiuto alla Disponibilità”, sono numerosi i cittadini che hanno usufruito del servizio messo a disposizione. Duecentosettantanove alle ore 10:00 di oggi il numero esatto dei cittadini che si sono recati presso il presidio per il ritiro delle buste per il conferimento di plastica e carta e per chiedere chiarimenti su orari e modalità di svolgimento del servizio. I contatti avvenuti in questi giorni servono, quindi, a fornire gli strumenti ai cittadini per effettuare la raccolta dei materiali ma anche e soprattutto per accrescerne le conoscenze ed incentivare il contatto diretto ed il dialogo che può contribuire al miglioramento del servizio stesso. In contemporanea all’attività svolta presso il presidio è stato distribuito materiale informativo presso gli esercizi commerciali e le realtà sociali del quartiere. L’ADOC ritiene che sia il miglioramento che l’estensione del servizio di raccolta spinta in tutti i quartieri rappresenti ad oggi una strada obbligata per ovviare a problematiche ambientali che all’orizzonte si prospettano preoccupanti. L’ADOC si dichiara contraria all’ipotesi paventata di utilizzo del CDR nella centrale Enel “Federico II” e richiama le istituzioni allo svolgimento di un ruolo attivo e di responsabilità finora venuto meno in diverse occasioni con gravi ripercussioni sulla pelle dei cittadini brindisini. L’utilizzo anche se a valle di investimenti per adeguamenti impiantistici della centrale Enel per la combustione del CDR rappresenta una contraddizione rispetto al diniego trasversale effettuato in tutti questi anni alla realizzazione di un termovalorizzatore nella provincia di Brindisi. Ipotesi contrastata proprio per la scelta di incentivare la raccolta differenziata riducendo ai minimi termini il conferimento in discarica di rifiuti “tal quale”. Oggi cogliamo nelle dichiarazioni e negli atti di amministratori locali e regionali elementi che destano allarme e rabbia per ciò che sarebbe dovuto essere e non lo è stato e per quello che si intende fare per il futuro. L’ADOC preannuncia sin da ora iniziative di protesta e di lotta per la salvaguardia della vivibilità e la dignità del territorio e dei cittadini.

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